Boom di richieste per green pass
e variante, ma hub è insufficiente
Prenotazioni impossibili in questi giorni nell’hub vaccinale Sapiens, a Costa S. Abramo. L’allarme per la variante Sudafricana già arrivata in Europa e probabilmente presente anche in Italia, unito alle nuove regole restrittive del super green pass dal 6 dicembre, stanno spingendo molti riluttanti a vaccinarsi. Inoltre, alla prima schiera di terze dosi per gli ultrasessantenni si sono aggiunti gli ultraquarantenni, un target sempre più numeroso a cui l’hub allestito dall’Asst di Cremona non è ancora riuscito ad adeguarsi. Tant’è che ieri e oggi le uniche possibilità di trovare un posto libero erano a Codogno o a Leno, in provincia di Brescia.
Una situazione in continua evoluzione, anche a distanza di poche ore, quella che si presenta a chi apre il portale Prenotazione Vaccinazioni Anti COVID-19 in Lombardia (regione.lombardia.it) e che si spera possa sbloccarsi nei prossimi giorni.
Da giorni il consigliere regionale Dem Matteo Piloni sottolinea le gravi carenze del sistema e chiede che vengano al più presto riaperti i centri vaccinali di Soresina e Casalmaggiore, chiusi troppo in fretta, oltre ad allestire un hub nel capoluogo che sia più capiente di quello allestito alla Sapiens. Non solo spazi fisici, ma anche carenza di personale: molti co.co.co arruolati nella prima fase vaccinale sarebbero stati lasciati a casa e andrebbero al più presto richiamati.
Moltissime le segnalazioni di persone che si erano già prenotate per la terza dose dopo i sei mesi e che, con l’introduzione dell’anticipo a cinque mesi, hanno deciso di cancellarsi per cercare di anticipare il vaccino: la beffa per molti di loro è stato di trovarsi senza più la primitiva prenotazione e non riuscire ad ottenere una nuova data.
Intanto dall’Asst arrivano gli ultimi dati sull’andamento vaccinale nell’hub del capoluogo: una media di 700 iniezioni al giorno, con una crescita del 60% rispetto alle scorse settimane, per le terze dosi.
gbiagi