Cultura

In Sala Maffei Flavio Cairoli
presenta il suo nuovo libro

Domenica 28 novembre alle 18, presso la Sala Maffei della Camera di Commercio si terrà la presentazione del nuovo libro di Flavio Cairoli, “I sette pilastri dell’arte di oggi”, in una serata dedicata alla memoria di Giacomo Spedini.

Nella nuova opera l’autore, Flavio Caroli, racconta le sette rivoluzioni che hanno segnato l’arte del secondo dopoguerra. Tra ricordi personali, aneddoti e interpretazioni poetiche, accompagnati dalle immagini dei capolavori degli ultimi settant’anni, “I sette pilastri dell’arte di oggi” è un prezioso viatico per leggere la nostra contemporaneità con gli occhi dell’estetica.

“Del mio tempo mi interessa tutto. E se poi si tratta di arte, di creatività e di bellezza, semplicemente mi perdo” sostiene Flavio Caroli, tra i più noti e stimati critici e storici dell’arte italiani. In questo nuovo volume ci prepara al colpo di fulmine con “il genio del Duemila”, individuandone i “pilastri”, perché “non si può capire l’arte d’oggi se non se ne conoscono almeno le fondamenta”.

All’origine dei tanti linguaggi dell’arte contemporanea, Caroli identifica sette rivoluzioni maturate a partire dagli anni della Seconda guerra mondiale. L’avventura non può che cominciare con l’Action Painting e le tele di Jackson Pollock – accanto a lui, il francese Jean Fautrier, fondatore dell’Informale al di qua dell’Atlantico –, per proseguire con la Pop Art in un “mondo che sfugge in ogni modo dai confini dell’arte visiva tradizionale”.

Mentre poi fotografia e pittura figurativa, due linguaggi in combattimento tra loro da più di un secolo e mezzo, s’impongono attraverso gli scatti di Irving Penn e di Ugo Mulas, e i quadri di Francis Bacon e Lucian Freud: tutto è già pronto per le rivoluzioni successive. L’Arte Ambientale, il Minimalismo, l’Arte Concettuale, l’Arte Povera, la Body Art, l’autolesionismo nella Londra negli anni Settanta, la pioniera Marina Abramović, l’Arte Astratta, Anish Kapoor, “ponte mirabile fra arte d’Oriente e arte d’Occidente”, fino agli “antimanieristici” anni Ottanta – che sempre, nei diversi secoli, più che chiudere il proprio tempo anticipano il secolo che sta per cominciare –, con protagonisti, tra gli altri, Jean-Michel Basquiat e Keith Haring. Caroli racconta la formazione e l’evoluzione di questi fondamentali snodi artistici, ne segnala le derivazioni, le eredità maturate e le proiezioni nel futuro.

Il numero di posti è limitato, con prenotazione obbligatoria all’indirizzo email: provveditorato@cr.camcom.it, e l’accesso alla sala è con Green Pass obbligatorio.

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