Troppe auto per andare in ufficio
Il Comune elabora piano casa-lavoro
Approvato in Giunta il piano previsto dal decreto Ristori dello scorso anno per favorire la mobilità dolce. Consistente, per una città piccola come Cremona, l'utilizzo dell’automobile privata che, in un campione di 204 lavoratori, nella stagione invernale viene usata da 114 persone di cui il 45%, cioè 51, risiede in città.
Adottato dalla Giunta il Piano sugli spostamenti casa – lavoro dei dipendenti comunali, un documento previsto dal decreto Rilancio dello scorso anno per favorire la mobilità sostenibile, che i Comuni con oltre 50mila abitanti devono approvare entro il 31 dicembre di ogni anno.
Il documento parte da una ricognizione dello stato di fatto per arrivare a una parte operativa da adottare per limitare l’uso dei mezzi privati.
Il primo passo è stato il censimento degli spostamenti casa – lavoro del personale in una settimana – tipo di 5 giorni lavorativi. Dei 570 dipendenti presenti, una buona parte, 207 proviene da fuori Cremona, gli altri da vari quartieri della città, in prevalenza dal centro.
A rispondere al questionario è stato il 36% del personale presente, pari a 204 persone: 132 i residenti in città, 68 quelli dalla località più o meno vicine; in 4 casi non è stata data l’informazione sulla residenza.
Consistente, per una città piccola come Cremona, l’utilizzo dell’automobile privata, che nella stagione invernale viene usata da 114 persone, di cui il 45%, cioè 51, risiede in città.
La bicicletta viene usata da 77 persone nella bella stagione e solo in minima parte durante la stagione fredda, 37 persone. Praticamente nullo l’utilizzo dei bus, urbani o extraurbani: 5 persone in inverno; tre in estate. Inesistente la formula del car pooling.
La propensione al cambiamento è scarsa e non dipende molto dalle stagioni:il 65% dei lavoratori non sarebbe disponibile a spostarsi con il trasporto pubblico e tra i pochi che sarebbero disposti, lo farebbero solo se gli orari coincidessero con quelli del lavoro. Scarso anche l’appeal del car sharing: la metà circa degli intervistai non si dichiara disponibile a provare questa formula.
Il piano effettua poi delle simulazioni sulle azioni a costo zero che il Comune potrebbe attuare, tra cui consentire una maggior flessibilità di ingresso e uscita dagli uffici per chi rinuncia all’auto e si muove a piedi o in bicicletta. Oppure incentivando l’utilizzo dell’auto condivisa (car pooling e car sharing) mediante creazione di un applicativo gratuito sulla rete intranet aziendale a disposizione dei dipendenti provenienti da fuori comune.
Altri riscontri emersi dal questionario implicherebbero invece un impegno economico da parte dell’Amministrazione, ad esempio il miglioramento e ampliamento della rete ciclabile e delle aree di sosta dedicate; il miglioramento della offerta di TPL e la contribuzione all’acquisto di titoli di viaggio sui bus urbani ed extraurbani.
E tra le considerazioni finali viene vista come buona soluzione per ridurre traffico e inquinamento, il previsto spostamento degli uffici tecnici comunali ora in via Geromini e Aselli, in viale Trento e Trieste dove prima c’era Aem: un luogo vicino alla stazione treni e bus extraurbani,con un ampia disponibilità di parcheggi che nei prossimi due anni, sarà incrementata con il nuovo mltipiano.