Cronaca

Autismo, successo per il convegno
promosso da "Accendi il Buio"

L’autismo di casa nostra, il futuro si costruisce oggi: così titola il primo convegno tenutosi oggi al Seminario Vescovile di Cremona dedicato all’autismo e alle disabilità intellettive, organizzato da Accendi il Buio, associazione cremonese di famiglie di persone con Autismo, in collaborazione con Fondazione Sospiro.

Tra gli obiettivi, il voler costruire uno spazio di arricchimento personale e culturale, discutendo di problemi e soluzioni concrete, in una giornata ricca di appuntamenti “E’ da tempo che Fondazione Sospiro collabora con le associazioni famigliari” dice il presidente Giovanni Scotti “Accendi il Buio ci ha chiesto di organizzare insieme questo primo convegno sul piano locale e con piacere abbiamo aderito”.

Soddisfazione da parte del vicepresidente di Accendi il Buio Gianmario Negroni: “L’idea nasce dalla valutazione di quello che l’associazione (Accendi il Buio, ndr) potesse fare sul territorio cremonese. Questo convegno era un grosso obiettivo, che avevamo in animo da anni”.

Le adesioni per partecipare al convegno sono state numerose: “Abbiamo avuto praticamente un sold out” prosegue Negroni “E’ stato un grosso successo, con 150 persone in presenza e un altro centinaio in collegamento”.
Tanti i relatori presenti, di caratura regionale e nazionale. Tra questi, Maria Luisa Scattoni, coordinatrice dell’osservatorio nazionale autismo dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha tenuto per l’occasione una lezione magistrale dal titolo “Disturbi del neurosviluppo: dalle prove di evidenza alle politiche nazionali”.

“Oggi ho voluto presentare tutte le attività che stiamo conducendo, in collaborazione con le regioni, per una reale presa in carico delle persone con lo spettro autistico e le loro famiglie” afferma Scattoni. “Si va dalle linee guida alle linee di indirizzo, fino a vere e proprie attività per la definizione di progetti di vita individualizzati e le attività formative”.

Parlando di autismo, nonostante tanto sia stato fatto in questi anni, il percorso è ancora lungo e numerose sono le sfide sociali da affrontare. “I problemi sociali da affrontare sono ancora molti” afferma la dottoressa Scattoni che aggiunge “Io spero vivamente che si possa arrivare ad una reale integrazione socio-sanitaria, molto decantata e scritta sui documenti ma poco attuata”.

Andrea Colla

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