A Giulio Ferrari e ai Music Angels
i premi in memoria di Lidia Bittanti
Il giovane volontario Giulio Ferrari, ventunenne residente a Cremona, e l’Associazione The Music Angels, presieduta e fondata da Michela Aurora Petracco, sono i vincitori dell’edizione 2021 del Premio di bontà intitolato a Lidia Bittanti.
La consegna del riconoscimento, che lo scorso anno non si tenne in presenza a causa delle restrizioni per la pandemia, è avvenuta questa mattina nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale alla presenza del Sindaco Gianluca Galimberti, dell’Assessore alle Politiche Sociali e della Fragilità Rosita Viola, di Marilena Antonioli Paloschi e Claudio Bodini, in qualità di rappresentanti delle famiglie Bittanti – Antonioli, promotrici del premio, e di mons. Attilio Cibolini, delegato dal Vescovo di Cremona. Sono intervenuti alla cerimonia famigliari, amici dei premiati oltre a chi li ha segnalati.
Giulio Ferrari è stato segnalato da Pierluigi Rizzi, Presidente del Circolo Vedo Verde Legambiente-Cremona; la commissione inoltre, come previsto dal bando, ha ritenuto di assegnare un premio di 500,00 Euro all’Associazione senza scopo di lucro The Music Angels, presieduta e fondata da Michela Aurora Petracco, segnalata dalla signora Annalisa Baronio.
Prima della consegna dei premi, ognuno dei componenti la commissione ha fatto un breve intervento, sottolineando che, in una società spesso rappresentata solo per quanto non funziona o per gli aspetti negativi, in realtà vi sono molti esempi di disponibilità e impegno verso il prossimo e la comunità anche da parte di molti giovani, a testimonianza che la bontà esiste ancora e si manifesta spesso nella quotidianità, con gesti semplici ma che sortiscono poi importanti risultati. Aspetto questo rimarcato dall’Assessore Rosita Viola per la quale nella nostra comunità, come dimostrato dalle segnalazioni pervenute in questi anni, ci sono molte persone ed associazioni che ogni giorno si fanno carico degli altri in varie forme: e questo non è cosa da poco, soprattutto in un momento in cui essere buoni in senso lato ha assunto un tratto quasi negativo.
Premio di mille euro a Giulio Ferrari, 21 anni, residente a Cremona. Motivazione: Per avere saputo testimoniare l’importanza delle tematiche ambientali attraverso il suo impegno di volontariato di Legambiente e coinvolgimento i suoi coetanei nella cura del suo quartiere e della nostra città
Giulio Ferrari, 21 anni, residente a Cremona, è un giovane volontario del Circolo Vedo Verde di Legambiente e fin dall’adolescenza ha sempre avuto a cuore il bene comune dell’ambiente con una particolare attenzione alla nostra città. Infatti, a soli 15 anni partecipa ai campi di volontariato a Gallipoli, Palinuro e Ustica e a 18 ad un seminario formativo organizzato dall’Ufficio Volontariato di Legambiente per diventare responsabile dell’organizzazione di campi di volontariato. In città si impegna a promuovere e diffondere i valori della sostenibilità con lo scopo di adottare uno stile di vita più rispettoso dell’ambiente. Collabora inoltre con associazioni, con l’oratorio e con il Comitato di quartiere per rendere il suo quartiere sempre più ospitale al punto da coinvolgere i ragazzi che vi abitano nella cura dello stesso con interventi di pulizia
Premio 500,00 all’Associazione senza scopo di lucro The Music Angels Motivazione: Per avere saputo offrire ai suoi giovani studenti, attraverso l’arte del ballo e della musica, occasioni importanti di crescita e di coesione sociale.
L’Associazione The Music Angels, presieduta e fondata da Michela Aurora Petracco, attraverso la musica e il ballo offre a ragazzi e giovani della nostra comunità, anche i più svantaggiati, la possibilità di godere di momenti importanti di ascolto e riferimenti educativi significativi per il proprio percorso di maturazione individuale. Le lezioni che si svolgono presso la scuola sono infatti importanti occasioni di coesione sociale e offrono prospettive di crescita significative veicolando, attraverso l’arte, valori come il rispetto degli altri, delle regole e dello studio unito al sacrificio.
Dopo le foto di rito, la cerimonia si è conclusa con l’intervento del Sindaco che, ringraziando la commissione per il lavoro svolto e i premiati per il loro impegno nel campo dell’ambiente l’uno e del sociale l’altra, nonché coloro che li hanno accompagnati in questo percorso sino a portarli alla ribalta di un giusto riconoscimento pubblico, ha rimarcato come nella nostra comunità vi siano tanti esempi di bontà che è giusto vengano segnalati: da qui l’invito per il futuro a fare emergere queste esperienze che sono peraltro in sintonia con una tradizione che ha forte radici nella nostra città.
Chi era Lidia Bittanti. Lidia Bittanti nasce a Cremona il 17 settembre 1906, la prima di quattro figli. Diventata una giovane donna, Lidia decide di staccarsi dalla famiglia, lascia Cremona e con una amica si sposta nella città di Parma per avviare un’attività commerciale, un negozio di biancheria. Manifesta da subito la sua intraprendenza, sa muoversi con disinvoltura e abilità. Il commercio è la sua vita e con coraggio si divide dall’amica aprendo un negozio tutto suo. Mantiene lo stesso articolo di vendita ma prende contatti con la città di Firenze e avvia una fiorente azienda di confezioni: la IMCERF, acronimo di “Impresa Confezioni e Ricami Fiorentini”. Passano gli anni, il negozio non basta più. Dopo essersi sposata inizia un’attività di vendita dei suoi articoli ad altri negozi e in altre città. Nel 1955 rientra a Cremona. Ancora una volta si rinnova, ha capacità e idee in campo commerciale. Decide per una nuova attività: non vuole più vendere prodotti realizzati da altre aziende ma vendere ciò che lei stessa produce.
L’orientamento è per un articolo nuovo in espansione sul mercato: il costume da bagno. Conosceva il mercato e aveva fatto la sua scelta. Alcuni famigliari, a vario titolo, l’aiuteranno ma è lei che porta avanti e sviluppa quella che rimarrà pur sempre una piccola attività imprenditoriale. Sa progredire ma soprattutto rinnovarsi per seguire un mercato in evoluzione. La grande mossa fu andare negli Stati Uniti a rifornirsi di un prodotto nuovo per fare i costumi da bagno, il tessuto LASTEX, che rivoluzionò il mercato. La sua vita fu semplice e misurata; visse fino alla fine con la vicinanza di sua mamma in una casa in via Elio Crotti in Cremona. Al piano terreno il laboratorio e gli uffici. Si interessava di tutto il ciclo della lavorazione dei costumi da bagno.
Negli ultimi anni però cedette la gestione del laboratorio e curò totalmente il rapporto commerciale con i suoi clienti. Condusse la sua azienda fino al 1966 quando una grave malattia la obbligò in poco tempo a lasciare. Fu lucida fino all’ultimo e come suo desiderio ebbe modo di esprimere le sue volontà nel segno dell’altruismo e della solidarietà, valori in cui credeva e che la famiglia rispettò pienamente. Destinò un aiuto economico a diverse presone che sapeva in difficoltà e volle che il suo denaro fosse destinato ai giovani. La famiglia, tenendo conto delle sue volontà, ha istituito questo premio, attraverso un’importante donazione al Comune, per ricordarne la memoria.