Acquistate per 38mila euro le prime
piante per le vie Serio e Fulcheria
Leggi anche:
Saranno fornite e messe a dimora dalla ditta bergamasca VR Servizi le prime piante destinate a sostituire parte di quelle tagliate nei mesi scorsi in quanto pericolose. Con uno stanziamento di 38mila euro Aem – titolare della gestine del verde pubblico su regia del Comune – ha concluso l’affidamento diretto che consentirà in primis alle strade laterali di viale Po, di riacquistare un po’ del verde perduto. Dieci i vivaisti interpellati da Aem per la fornitura, solo due quelli che hanno inviato i preventivi.
Via Serio e via Fulcheria saranno le prime strade ad essere interessate dalle nuove piantumazioni entro la fine del 2021. “Cominceremo da qui, secondo il progetto dello studio Solari e Miceli che presenteremo prima ai residenti del quartiere”, spiega l’assesore Rodolfo Bona che ancora una volta ieri in Consiglio Comunale ha replicato a chi accusa l’amminustrazione di aver dato via libera ad abbattimenti discutibili. Lo studio permetterà di conoscere quali essenze andranno a sostituire le robinie eliminate nelle due strade e anche i tre tigli di via Adda.
“Le ceppaie – ha spiegato Bona – sono state rimosse e a breve cominceranno i lavori della messa a dimora di nuove piante che avranno le dimensioni opportune per ottenere un buon attecchimento e avere già una buona visibilità.
Le piantumazioni sostitutive dei 133 alberi in classe D e dei 61 già morti avverrà durante la stagione silvana (novembre-marzo) sulla base delle linee guida e del progetto fornite dallo Studio Miceli-Solari e dei relativi progetti. Le 90 essenze da piantare nel 2021 sono già state acquistate da Aem. Le restanti verranno reintegrate nel 2022.
Il piano di ripiantumazione verrà presentato ai cittadini, a partire da quelle zone nelle quali più pesanti sono risultate le necessità di abbattimento per motivi di sicurezza, come le vie Serio, Fulcheria, Adda”.
Lo studio degli agrinomi Solari e Miceli ha dovuto considerare anche la presenza dei sottoservizi tenendo presente il reimpianto con specie idonee all’attuale situazione urbanistica e di dimensioni tali da massimizzare il rapporto tra la necessità di ripristinare il corredo arboreo ed il suo valore paesaggistico ed ecosistemico nel più breve tempo possibile e la possibilità di attecchimento.
“Il Comune – ha aggiunto ancora Bona – è impegnato ad aumentare il patrimonio arboreo. Azioni sono state fatte (due boschi nel 2021 con circa 1100 alberi), altre verranno implementate anche sulla base della disponibilità di spazi pubblici da dedicare alla creazione di boschi urbani o periurbani, anche a seguito di recenti acquisizioni. A tal fine verrà avviato a breve il processo condiviso per la realizzazione del Piano del verde urbano di Cremona. La Giunta ha anche approvato da tempo gli indirizzi per la revisione del PGT che contengono indicazioni in tal senso.
Sarà un nostro impegno, generalmente i contratti fatti per gli impianti contengono la clausola della manutenzione fino all’attecchimento per almeno tre anni, come già fatto per boschi dei Nuovi nati e della Memoria nel 2021”.