Cronaca

Carbon tax, Salini: "Tagliare
CO2 sostenendo le imprese"

«Nella lotta al cambiamento climatico l’Europa è in prima linea, ma non deve caricarne tutti i costi sulle nostre imprese, già modello di sostenibilità. Mentre è in corso la Cop26 di Glasgow sul clima, oggi il Parlamento europeo ha l’opportunità di rilanciare l’impegno nel taglio della CO2 mostrando coraggio e concretezza: l’avvio del confronto sulla ‘Carbon tax alla frontiera’ deve puntare alla riduzione delle emissioni ma accompagnando nella transizione verde le nostre imprese, da tempo leader globali in efficienza energetica, e colpendo la concorrenza sleale da Paesi terzi irrispettosi dei requisiti ambientali sfidanti dell’Ue. Per questo è importante che i ‘dazi verdi’ della futura Cbam siano predisposti, da un lato, con equilibrio, tenendo conto del costo altissimo della CO2 che le nostre imprese già pagano sul mercato degli Ets, e dall’altro con efficacia, evitando che nei Paesi extra Ue si diffondano pratiche elusive dei vincoli europei». E’ quanto dichiara l’eurodeputato di Forza Italia-Ppe Massimiliano Salini, relatore ombra della Cbam (Carbon border adjustment mechanism), intervenuto oggi all’apertura dei lavori nella Commissione Inta sul nuovo Meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera.

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