Cultura

La scalata di Krylov all’Everest
del virtuosismo violinistico

Sabato 13 novembre alle 21.00 all’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino di Cremona ospita un concerto eccezionale, che vede Sergej Krylov protagonista in un recital per violino solo che è un atto d’amore verso il pubblico, ma è soprattutto un atto di coraggio.

L’artista in residence di STRADIVARIfestival, infatti, ogni anno propone in esclusiva all’Auditorium un progetto originale e mai come in questo caso ha alzato l’asticella, impaginando un programma per violino solo che è probabilmente il più difficile, dal punto di vista tecnico e interpretativo, mai concepito. Con Assolo, Krylov ha deciso di mettersi a nudo di fronte al pubblico, come un trapezista senza rete di protezione, in un programma che spazia attraverso i secoli e gli stili, sempre con il comune denominatore della difficoltà esecutiva.

In una sequenza da lasciare il fiato, si va dalla Ciaccona di Bach, il paradigma della letteratura del violino solo, alla Sequenza di Berio, dalla Seconda Sonata di Ysaye fino a quello che è considerato l’Everest del virtuosismo violinistico: i Capricci di Paganini, pezzi che all’epoca della loro composizione erano considerati ineseguibili se non dal loro sulfureo autore.

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