Ambiente

Ecosistema urbano, Galimberti: "Non
bella notizia, ma direzione giusta"

(foto di repertorio)

“Oggi è uscito il rapporto de Il Sole 24 ORE e di Legambiente Onlus sull’ecosistema urbano e la nostra città complessivamente è passata dalle 13esima alla 25esima posizione (i dati si riferiscono al 2020) su 110 province italiane.  E’ una bella notizia? Certamente no. Ma usciamo dalle logiche di chi gode per queste notizie (facendo il male non dell’amministrazione ma della città) o di chi si piange addosso e analizziamo i numeri e le classifiche”. E’ questo il commento del sindaco Gianluca Galimberti sul report sull’ecosistema urbano.

Galimberti quindi analizza i dati: “Siamo peggiorati nel consumo di suolo e nel trasporto pubblico: sul primo ambito, il consumo di suolo, stiamo approfondendo il dato con Ispra, sul secondo, il trasporto pubblico, stiamo lavorando con l’Agenzia del trasporto per una nuova proposta più appetibile e più a misura dei cittadini che incentivi l’utilizzo delle ‘radiali’ e che saranno a breve tutte elettriche. Siamo secondi per piste ciclabili e quinti per isole pedonali, diciottesimi per differenziata e diciannovesimi per presenza di alberi di proprietà pubblica”.

“Se vediamo i dati dal 2017 al 2021 – prosegue -, le macro-aree ambiente, aria e acqua sono sostanzialmente stabili, mentre quella rifiuti ha un trend in miglioramento (che migliorerà ancora data l’introduzione della tariffa puntuale). Siamo comunque terzi in Lombardia nella graduatoria generale e non è un risultato indifferente in un contesto come quello regionale che nel 2020 è sicuramente stato colpito in modo massiccio dalla pandemia”.

Il sindaco quindi conclude: “Partiamo da qui, dall’analisi dei numeri, per rimboccarci le maniche ancora e andare avanti nelle strategie già definite e già in atto, perché è questo che il rapporto ci dice. Dobbiamo continuare a lavorare sul trasporto pubblico e sulla mobilità sostenibile e lo stiamo facendo, dobbiamo continuare a impegnarci sull’economia circolare e lo stiamo facendo, dobbiamo continuare a lavorare sull’aria e in particolare su riscaldamento, efficienza energetica e transizione ecologica in agricoltura e zootecnia dove le pm10 e pm 2,5 sono molto meno controllate rispetto alle imprese (anche se queste fanno più notizia), coniugando sostenibilità economica ed ambientale.  I numeri ci dicono che la direzione che stiamo seguendo è corretta. Ci sono cambiamenti lunghi e complessi, ma li stiamo portando avanti con impegno e determinazione”.

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