Cronaca

SDG, Badioni: "Rafforzare coesione
per raggiungere i traguardi"

Cala il sipario sugli SDG ma per il presidente di Confcommercio Cremona Andrea Badioni “non deve venire meno l’impegno sulla sfida della sostenibilità e dei diciassette obiettivi che sono stati ribaditi in queste intense giornate”. “Traguardi – ha specificato – che sapremo raggiungere quanto più riusciremo a rafforzare la coesione e la condivisione”.
“Abbiamo fatto un passo importante – rilancia Badioni -, ma il percorso da affrontare resta difficile e impegnativo. “Le nostre azioni sono il nostro futuro”, sintetizza il claim di questo evento. Serve l’impegno di tutti. Come Confcommercio e Botteghe siamo orgogliosi di aver partecipato alla iniziativa, pronti a riaffermare la nostra attenzione a questi temi”.
Il presidente di Confcommercio quindi si concentra sul domani: “Ripartire, dopo il dramma della pandemia, non significa (sbrigativamente) riannodare i fili con il passato. Occorre declinare il tema dell’impresa rendendola generativa, cioè caratterizzata dalla capacità di creare (insieme) valore economico, lavoro, sostenibilità ambientale, sociale ed etica, ricchezza di idee e senso del vivere. Significa, semplicemente, mettere al centro la persona umana. Un modello che è in piena sintonia con quello proposto dalle nostre imprese. È l’economia del negozio sotto casa, che fa di un luogo una città e di una città una comunità, l’economia che connette le persone. La rete distributiva di prossimità, se è preziosa per le città, diventa irrinunciabile per i piccoli comuni. Ci identifica un rapporto con i clienti che si nutre di buone relazioni, di fiducia, di cultura, di saperi, di valori, che coniuga tradizione e innovazione. Sono valori identitari del nostro settore, assolutamente irrinunciabili, da declinate anche in funzione delle nuove abitudini e attitudini, perché le persone avranno sempre desiderio di provare emozioni, di entrare in relazione con gli altri, di vivere esperienze”.
Confcommercio sta “accompagnando le nostre imprese verso la transizione digitale, aiutandole ad implementare i servizi che potranno offrire ai clienti”. “Pensiamo – ha detto ancora Badioni – alla sostenibilità come lo shopping, all’acquisto di beni e servizi più qualitativo che quantitativo, all’interazione dell’esperienza d’acquisto con il piacere di vivere la bellezza e la autenticità dei luoghi. Cito, solo per rimanere legato all’attualità (quasi a richiamare la relazione con la comunità e il contributo allo sviluppo) i nostri progetti per la valorizzazione del turismo (come le luminarie d’autore parlanti) o alle tante iniziative che stiamo mettendo in campo nell’ambito della solidarietà e della attenzione al prossimo. La condivisione non formale di questi valori deve tradursi in impegni concreti. E ciascuno deve fare la propria parte. Perché se questi temi sono sfide globali resta la consapevolezza che devono essere costruite anche dal basso”.
“Pensiamo – ha concluso – ai temi legati alla programmazione urbanistica e all’equilibrio distributivo, alla rigenerazione della città, alla valorizzazione attraverso la scuola e l’università del capitale umano e delle nuove generazioni, al sostegno alle forze della cultura e del volontariato. Solo in questo modo potremo costruire un futuro davvero sostenibile, anche per Cremona”.

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