Lettere

Pronto soccorso veterinario: "Non
mi arrendo e con me tanti cremonesi"

da Cristina Marenzi

Egregio direttore,

dopo avere pubblicato un post su uno dei più seguiti gruppi Facebook cittadini, posso affermare con la massima certezza quanto i cremonesi che hanno in casa uno o più animali d’affezione siano stanchi di esser lasciati soli riguardo ad un urgente bisogno, davanti al quale gli organi interessati fanno orecchie da mercante.

Eppure ormai siamo moltissimi a dire che Cremona non può più sopportare di non essere ascoltata di fronte alla richiesta di avere come in moltissime altre città, un servizio di pronto soccorso veterinario notturno e festivo.

Non sopportaano più il pensiero di potersi trovare davanti al loro animale di famiglia o ad un altro, magari purtroppo investito sulla strada e vederlo soffrire o morire agonizzante solo perché tutto sta accadendo di notte o in un giorno di festa. Moltissime urgenze, ricordiamolo, non consentono la terribile e assurda corsa contro il tempo per raggiungere Crema o Piacenza. Per non parlare poi di coloro che proprio non possono spostarsi così lontano.

Questa situazione ormai deve finire e questo disinteresse da parte dell’amministrazione e dell’associazione veterinari è diventato inammissibile. I cremonesi sono stanchi e chiedono fatti, non vogliono un servizio gratuito anzi, ma pretendono che nasca finalmente la volontà di creare un servizio di reperibilità a turnazione, da parte dei tanti ambulatori cittadini.

Cremona non si arrende, e si ricorderà al momento opportuno di chi l’ha ascoltata e di come chi di dovere ha, dopo tutto questo tempo, saputo restituire dignità e civiltà al proprio territorio.

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