Interviste

Sereni: "Cremona tra le città italiane
più impegnate per l'Agenda 2030"

Intervista alla viceministra degli Affari esteri in vista dell'appuntamento cremonese di #InsiemepergliSDG dal 3 al 6 novembre

La viceministra Marina Sereni

Ci sarà anche la viceministra degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Marina Sereni, al consiglio comunale straordinario che si terrà al Museo Del Violino il 3 novembre. E’ solo uno degli appuntamenti di #InsiemepergliSDG, la campagna promossa dal ministero, insieme ai suoi partner Fao, Commissione europea, SDG Action Campaign delle Nazioni Unite, CIHEAM Iamb di Bari e Save the Children, e con le città di Bari, Teramo, Roma, Prato e Cremona per celebrare la Giornata mondiale dell’Alimentazione 2021 e sensibilizzare l’opinione pubblica sugli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (gli SDG) e sul lavoro della cooperazione italiana allo sviluppo e dei suoi partner per il raggiungimento di questi obiettivi nel mondo post-Covid 19. La tappa conclusiva della campagna sarà proprio nella nostra città dal 3 al 6 novembre 2021 con una serie di eventi ed attività che coinvolgeranno il territorio, con particolare attenzione a giovani e famiglie.

Viceministra Sereni, l’appuntamento cremonese è un passo importante per gettare le basi per un mondo diverso e migliore, in cui si adottino nuovi modelli di sviluppo incentrati sull’inclusione socio-economica: c’è un motivo per la scelta della nostra città tra le cinque per il progetto #InsiemepergliSDG? “Cremona è fra le città italiane più impegnate nell’attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, come ad esempio il Progetto Cremona 20/30, e per questo abbiamo accettato con grande piacere la sua candidatura per il progetto #InsiemepergliSDG. Questa città rappresenta una importante tappa della nostra campagna di comunicazione per portare i grandi temi della cooperazione internazionale e della sostenibilità nelle case degli italiani, sia attraverso grandi eventi internazionali ma anche – e soprattutto – attraverso il coinvolgimento degli enti locali, attori chiave nell’implementazione degli SDG dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Crediamo che questa città stia realizzando importanti progetti in materia di transizione energetica, di rigenerazione urbana e di sviluppo di sistemi alimentari sani, sostenibili e inclusivi. Ed è in questo senso che Cremona può essere considerata uno dei tanti esempi virtuosi di cooperazione decentrata sul territorio, per noi fondamentale nel raggiungimento degli SDG entro il 2030″.

Con questa serie di eventi sui territori, l’Italia si assume un ruolo di responsabilità verso gli altri Paesi e verso tutti i cittadini. “Assolutamente sì, la nostra campagna mira a diffondere la consapevolezza che dobbiamo agire in fretta, per invertire la rotta di un mondo che non è più sostenibile in queste condizioni. I cambiamenti climatici e la pandemia Covid-19 ci dimostrano chiaramente che nessuno si salva da solo e che è arrivato il momento di agire tutti insieme sulla strada tracciata dalle Nazioni Unite con l’Agenda 2030. L’Italia, insieme agli altri paesi della comunità internazionale, si assume la responsabilità di adottare le giuste politiche, ma anche di promuovere e sensibilizzare l’opinione pubblica sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, con uno sguardo rivolto soprattutto alle nuove generazioni, che saranno i leader di domani. La responsabilità però non ricade esclusivamente sui governi, ma su ognuno di noi. Siamo noi nel nostro quotidiano ad adottare stili di vita e comportamenti più sostenibili per il benessere del nostro pianeta. Ecco perché le campagne di comunicazione come #InsiemepergliSDG sono fondamentali per portare all’attenzione di giovani e famiglie l’importanza di lavorare insieme e contribuire a rendere il mondo più equo e giusto. Dal 3 al 6 novembre porteremo questa iniziativa a Cremona e invitiamo tutta la cittadinanza, a partire dai giovani, a partecipare al ricco programma di attività: le installazioni interattive e multimediali nella piazza del Comune, la proiezione di un video mapping sul Torrazzo, l’inaugurazione di un’opera di murales presso la Fiera realizzata da giovani artisti e studenti della città, e l’organizzazione di un’intera giornata dedicata allo sport”.

Che ruolo e importanza hanno le imprese per lo sviluppo sostenibile? “Le imprese rappresentano il vero motore della crescita e dello sviluppo di qualsiasi Paese, e al giorno d’oggi credo sia imprescindibile un loro coinvolgimento nel perseguimento di una maggiore sostenibilità globale. La cooperazione italiana è da tempo impegnata nel favorire il partenariato pubblico-privato nel settore della cooperazione allo sviluppo. In questo l’Italia gioca un ruolo di primo piano grazie all’immenso bagaglio di conoscenza ed esperienza delle nostre piccole e medie imprese, e che rappresenta un concreto contributo per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile nei paesi meno sviluppati. Con il settore privato dobbiamo, quindi, continuare a lavorare insieme, anche mettendo le imprese in condizioni di integrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile nei loro modelli di business, al fine di gestire e prevenire i rischi connessi soprattutto all’ambiente e al cambiamento climatico. A tal riguardo, il Global Compact delle Nazioni Unite, cui l’Italia partecipa con oltre 400 aziende, rappresenta una iniziativa importante nell’indirizzare l’attività del mondo delle imprese private ad obiettivi di solidarietà e sostenibilità per una piena realizzazione dell’Agenda 2030. In un mondo dove è sempre più prioritario il tema della sostenibilità, non perseguire questi obiettivi potrebbe significare per le imprese anche perdere opportunità di nuovi mercati, di crescita e di competitività a livello internazionale”.

La politica è uno dei sostegni base per stare al passo per raggiungere gli obiettivi dell’Onu. In che modo si sta movendo concretamente il Governo? “La strategia nazionale italiana per lo sviluppo sostenibile sostiene con forza l’Agenda 2030, sulla base dell’idea che nessuno deve restare indietro. E in tal senso, le iniziative di cooperazione si indirizzano ai paesi più fragili e vulnerabili del mondo per favorirne la crescita, lo sviluppo e la stabilità socio-economica in maniera inclusiva. La lezione che il Covid-19 ci ha insegnato è che non possiamo affrontare da soli le crisi globali. Viviamo in un mondo interconnesso dove i problemi di un singolo Paese, se non affrontati in tempo e con le giuste misure, possono tradursi in emergenze internazionali ancora più gravi. Come in un circolo vizioso questi fenomeni spesso innescano altre crisi, mettendo in serio pericolo la stabilità del nostro pianeta. Credo che oggi servano modelli di sviluppo improntati più sulla collaborazione e meno sulla competizione. Dobbiamo guardare al di là della crescita economica e considerare tutti quegli aspetti che contribuiscono al benessere del nostro pianeta e delle persone, non a caso al centro della presidenza italiana del G20. Noi, con la nostra campagna #InsiemepergliSDG vogliamo portare questo messaggio in tutte le piazze delle città italiane”.

Federica Bandirali

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