Liuteria in carcere: ecco la copia
restaurata del violino Stauffer
Riconsegnato oggi presso l’Academia Cremonensis il violino restaurato dal maestro liutaio Luca Gallo e realizzato dieci anni fa nella Casa circondariale di Cremona sotto la supervisione del liutaio Luca Bastiani. L’evento, patrocinato dall’INDAC (Istituto Nazionale per il Diritto dell’Arte e dei Beni Culturali), è stato anche l’occasione per una comune riflessione sulla necessità di attivare percorsi artistici all’interno degli Istituti di pena che possano promuovere non solo una “evasione creativa” ma possano essere momenti di educazione, di rispetto delle regole e del lavoro e di crescita personale.
Ne hanno parlato Tiziana Zanetti, Università dell’Insubria, che da anni si occupa di Diritto e Arte e di Arte e Ri-educazione; Ornella Bellezza, già direttrice del Carcere di Cremona ed attuale Garante provinciale dei diritti delle persone private della libertà personale; Gualtiero Nicolini, presidente ANLAI; Alessandra Abbado, presidente dell’Associazione Mozart14 che ha comunicato che con l’Associazione porta avanti gli insegnamenti di suo padre Claudio, indimenticato direttore d’orchestra, che affermava che “la musica ha un enorme potere: superare le barriere”.
È intervenuto anche il liutaio Luca Bastiani con una toccante testimonianza della sua esperienza didattica svolta nel 2011 a Ca’ del Ferro e che ha prodotto il violino copia del Guarneri del Gesù, 1734 – “Stauffer”. Il liutaio ha riportato le parole dei tre detenuti, Luca, Max ed Enrico, che avevano partecipato al Progetto: “abbiamo realizzato questo violino con grande impegno e abbiamo voluto battezzarlo col nome “La Fenice” uccello mitologico che rinacque dalle proprie ceneri. Per noi questo violino ha rappresentato un simbolo di rivincita, di rinascita e ci ha restituito quella fiducia per ritornare alla vita ripartendo da zero, un sentimento non banale per chi si trova privato della libertà”.
Lo strumento, sottoposto a restauro funzionale e magistralmente suonato per l’occasione da Angela Alessi, è stato riconsegnato da Fabio Perrone, direttore delle attività culturali dell’Academia Cremonensis, alla direttrice della Casa circondariale di Cremona, Rossella Padula.