Cultura

Antonio Vivaldi: incontro
venerdì al Museo del Violino

Venerdì 22 ottobre, alle 15, il Museo del Violino rilegge – grazie a un incontro di studio con Federico Maria Sardelli, Fausto Cacciatori e Angela Romagnoli – la figura di Antonio Vivaldi, il più importante, influente e originale musicista italiano del periodo Barocco.

Particolare attenzione sarà riservata al rapporto tra il compositore e l’Ospedale della Pietà di Venezia, ente di accoglienza e sostegno per l’infanzia abbandonata. Con diverse interruzioni Vivaldi collaborò dal 1703 al 1740, come Maestro di Coro e di Concerti, dedicandosi ad istruire nella musica e nel bel canto le Figlie di Choro. Appaiono significativi del fondamentale apporto che il maestro diede al coro della Pietà non solo la qualità delle esecuzioni, ma anche lo straordinario patrimonio di composizioni; solo nel periodo tra il 1723 e il 1729 compose oltre cento concerti.

La conferenza è l’ultimo appuntamento di approfondimento legato alla mostra I violini di Vivaldi e le Figlie di Choro, al Museo del Violino fino al 31 ottobre. Il percorso espositivo della rassegna si focalizza intorno a due poli di interesse: le vicende dalle fanciulle dell’Ospedale e gli strumenti, in parte scelti per loro dal “prete rosso”.

L’Ospedale della Pietà fu luogo di accoglienza femminile all’epoca modernissimo, unico in Europa, laboratorio di educazione ed emancipazione. In particolare le Figlie di Choro erano apprezzate coriste e musiciste. Molte di loro diventarono famose e acclamate interpreti, impressionando con la loro bravura cronisti e viaggiatori stranieri: Charles De Brosses e Johann Wolfgang von Goethe, tra gli altri, ne elogiarono il virtuosismo. La mostra racconta, seppur per cenni, le loro suggestive vicende.

Nella sezione degli strumenti sono invece esposti alcuni pezzi di altissimo pregio storico, come i due violoncelli di Matteo Goffriller e un violino di Pietro Guarneri. Tutti sono presentati dopo una intensa campagna di studio, conservazione e restauro a cura del Museo del Violino, del Corso di Laurea Magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università di Pavia e di Cr.Forma

L’ingresso all’incontro è gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili, mentre la mostra può essere visitata con il biglietto di ingresso al Museo. Richiesto Green Pass.

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