Cronaca

Gruppi di Cammino: collaborazione
ATS e Diabetici Cremonesi

L’ATS della Val Padana, in collaborazione con l’Associazione Diabetici Cremonesi, promuove il progetto “Gruppi di Cammino”, un modello di prevenzione attiva già diffuso nel territorio con benefici per i partecipanti di qualunque età, ma ancor di più per le persone anziane e quelle ad alto rischio o affette da patologie croniche.

“I Gruppi di Cammino” spiega Laura Rubagotti – Dirigente della UOSD Promozione della Salute e Sviluppo delle Reti “sono costituiti da gruppi di persone, guidate da un walking leader (un conduttore), che si ritrovano insieme una o più volte la settimana, in un luogo concordato dal quale inizia un percorso. Il Gruppo di Cammino non solo promuove l’attività motoria migliorando la qualità della vita, ma contribuisce in maniera significativa a prevenire o attenuare le principali patologie cronico-degenerative. I benefici più evidenti sono una maggiore forza muscolare e ossea, maggiore equilibrio e controllo del peso, attenzione all’ambiente, miglioramento delle relazioni personali e dell’autostima, diminuzione dei rischi di ammalarsi, riduzione dello stress, dell’ansia e della depressione.”

L’ATS della Val Padana offre la competenza dei propri operatori – l’assistente sanitario dott.ssa Elena Lameri e la psicologa dott.ssa Elena Rossi, che in collaborazione con i partner coinvolti potranno effettuare, dopo alcuni mesi di attività, la rilevazione di alcuni parametri fondamentali, quali: pressione arteriosa, circonferenza della vita, peso/altezza e indice di massa corporea (BMI) tramite l’utilizzo dell’impedenziometro.

“Noi come Associazione abbiamo aderito immediatamente a questo progetto, in quanto una delle nostre finalità è quella di promuovere tutte le iniziative e attività volte a tutelare il diritto alla salute” sottolinea Mirella Marussich, Presidente dell’Associazione Diabetici Cremonesi “L’attività fisica sistematica per persone con diabete è importante, perché ha un ruolo nell’ambito preventivo, ma anche nella cura del diabete e altre patologie metaboliche e cardiovascolari e contribuisce a mitigare gli effetti causati dalla progressione delle patologie croniche.”

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