Cronaca

Green Pass anche in Provincia: 40
"verificatori" per i 267 dipendenti

Dipendenti della Provincia in assemblea (foto d'archivio)

Tutto pronto anche in amministrazione provinciale per l’avvio dei controlli dei green pass. 267 i dipendenti attualmente in servizio, suddivisi nelle varie sedi di Cremona, Crema, Casalmaggiore e Soresina. Quasi nessuno ormai più in smart working sanitario (ossia quello imposto dalle regole dell’emergenza e non in  base a specifici progetti), come ci spiega la dirigente del Settore Personale Rinalda Bellotti: “Dal 15 ottobre la modalità ordinaria di lavoro sarà in presenza, pertanto ci sarà un graduale rientro dallo smart working emergenziale  in tutti i settori. Va però detto che ormai la quasi totalità delle persone lavora in presenza, e il lavoro da casa è ridotto solo a uno – due giorni alla settimana”.

La norma di riferimento è il decreto legge 127 del 21 settembre, che impone il possesso e la esibizione, su richiesta, della certificazione verde sia ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni, sia a coloro che, a qualsiasi titolo, svolgono la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato presso la pubblica amminustrazione. Questo vale anche per lavoratori con  contratti esterni, per le cariche elettive (consiglieri e presidente), ma non per il pubblico che accede ai servizi.

Mercoledì mattina l’ufficio personale dell’ente di corso Vittorio Emanuele ha incontrato online i dipendenti – una quarantina – che avranno il compito di verificare a campione i green pass all’ingresso nei luoghi di lavoro: lo faranno attraverso un telefono dedicato, utilizzando l’app verifica C19. Se il lavoratore non ha la certificazione non potrà entrare e sarà considerato assente ingiustificato, quindi senza retribuzione. Altro tipo di controllo, complementare al primo, avverrà anche durante l’orario lavorativo: chi verrà trovato senza certificaizone verrà segnalato al prefetto e sarà sanzionabile per una cifra variabile dai 600 a 1500 euro. Sanzioni per mancata esecuzione dei controlli  sono previste anche per i datori di lavoro, in questo caso i dirigenti dei settori, con cifre da 400 a 1000 euro.

Non sono previste particolari criticità agli ingressi delle varie sedi dal momento che l’orario di entrata è flessibile dalle 7,30 alle 9. Ci sono poi alcuni casi in cui c’è un’unica persona ad entrare in servizio, ad esempio gli agenti di Polizia provinciale: in questo caso sarà il comandante ad eseguire il controllo durante il turno lavorativo. gbiagi

 

 

 

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