Cronaca

Luca Gnizio, ecosocial artist, porta
un po' di Cremona ad Expo Dubai

Classe 1981, da Ripalta Cremasca, diploma artistico e laurea in disegno industriale. Ha creato nel 2009 una nuova figura professionale, l’ecosocial artist, trasformando lo scarto in opportunità ecologica e sociale, secondo il principio delle tre "RRR" ossia Reduce, Reuse, Recycle: riciclo quindi, ma anche nuova opportunità.

Un altro po’ di Cremona ad  Expo Dubai: Luca Gnizio, di Ripalta Cremasca, è tra le 10 eccellenze italiane portate da CNA all’esposizione inaugurata ieri, alla presenza anche di una folta rappresentanza lombarda. Il lavoro dell’artista sarà presentato il 16 marzo prossimo, all’interno del padiglione Italia.

Expo Dubai, evento da 25milioni di visitatori, avrebbe dovuto svolgersi, secondo il programma originale, tra il 1º ottobre 2020 e il 31 marzo 2021: a causa della pandemia tutto il programma è stato posticipato di un anno e si tiene tra il 1º ottobre 2021 e il 31 marzo 2022.

«Connecting Minds, Creating the Future» è il tema dell’Expo, strettamente connesso al nome arabo della città, al-Waṣl (in arabo ﺍﻟﻮﺻﻞ), che significa “il collegamento”.

Anche CNA è in prima linea e, insieme al Gruppo M.P.M.I di Agenzia ICE di cui fa parte, ha organizzato un seminario volto a presentare in tutto 10 storie di successo di aziende italiane, caratterizzate da un elevato livello di innovazione in termini di prodotto, processo, ricerca e materiali. Tra queste, Luca Gnizio, eco social artist, presentato da CNA Cremona.

Le success stories hanno come focus una o più tematiche chiave di Expo: clima, biodiversità, spazio, sviluppo urbano e rurale, tolleranza ed inclusività, conoscenza ed apprendimento, viaggio e connettività, alimentazione ed agricoltura, salute e benessere, acqua.

Gnizio, classe 1981, diploma artistico e laurea in disegno industriale, ha creato nel 2009 una nuova figura professionale l’ecosocial artist. Da oltre 10 anni, trasformando lo scarto in opportunità ecologica e sociale, secondo il principio delle tre “RRR” ossia Reduce, Reuse, Recycle: riciclo quindi, ma anche nuova opportunità.

«Ogni volta cerco di mettere in atto un’azione creativa che sia in grado di sdoganare l’idea che il materiale di scarto restituisca prodotti di minor valore – commenta Gnizio -. Al contrario: gli scarti possono diventare bellezza e funzionalità. Non solo opere d’arte ma nuovi brevetti e innovazioni ecologiche».

Infatti, grazie alla sua formazione artistico/tecnica unita alla sensibilità per l’ambiente, Gnizio ha dato vita attraverso le sue opere, ad un innovativo filone artistico, l’Ecosocial artist che vanta particolare attenzione agli aspetti ecologici e sociali e si nutre degli scarti di produzione delle aziende. Alla base, uno studio meticoloso sui materiali e una ricerca continua di innovazione.

«E’ un onore per me rappresentare l’Italia all’Expo Dubai – conclude l’artista – un palcoscenico straordinario per temi forti e attuali: ecologia, cambiamenti climatici, ambiente. Ma anche arte, bellezza, italian style».

Tra  i lavori realizati: Levi’s, con il coinvolgimento di 300 negozi e associazioni di ragazzi diversamente abili, ma anche detenuti e disoccupati: dal negozio sono stati raccolti jeans usati che sono stati trasformati in nuovi prodotti di design, ma anche in nuovi corsi di sartoria, corsi scolastici/artistici.

Cosmave, più di 80 aziende coinvolte tutte legate alla lavorazione del marmo, e di nuovo associazioni sociali.

Infine le sinergie di riciclo per BMW e SGL Carbon Group che hanno dato vita a due brevetti ecologici dell’artista:

Forsoul – Cristallo con all’interno per la prima volta un vero tessuto (riciclo della fibra di carbonio), oggi in esposizione permanente nel prestigioso Museo del Vetro di Murano.

Forblacklight –  Primo tessuto idrorepellente ottenuto con il riciclo di carbonio, che diventa trasparente: è valso all’artista il premio per le “eccellenze della Lombardia 2019” – ed è entrato nella prestigiosa selezione di Adi Design Index 2019.

Da maggio 2018 Gnizio è presente nel museo del Vittoriale degli Italiani, con DannunziEco: l’impuro dannunziano. Un’opera provocatoria realizzata riciclando gli scarti di carta sporca, quindi impura, ricavati dal restauro delle mura storiche del Vittoriale stesso.

Attualmente è esposto al Museo Civico Pier Alessandro Garda di Ivrea e da gennaio 2021 per tre anni, in circuitazione all’estero attraverso la rete diplomatico-consolare e degli Istituti Italiani di Cultura con la mostra: 3CODESIGN Indetta dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, a cura di Silvana Annicchiarico.

Fra le ultime opere è da citare Pandemicdesign recentemente esposta al Superstudio Maxi di Milano: una riflessione sul cambiamento climatico in atto. Installazione evocativa e sensoriale interamente realizzata con materiali di scarto.

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