Ambiente

Inquinamento, Degli Angeli:
"Il sindaco minimizza"

(foto di repertorio)

Il consigliere Regionale del Movimento 5 stelle Lombardia Marco Degli Angeli replica alle parole pronunciate dal sindaco di Cremona Gianluca Galimberti durante un consiglio comunale della scorsa settimana. “Mentre Cremona assieme a tutta la Lombardia sta soffocando per l’inquinamento, stupiscono le parole del primo cittadino in risposta a Nolli (M5s): nel contestare che Cremona sia la seconda città più inquinata d’Europa, sembra voglia piuttosto minimizzare la questione dell’inquinamento parlando di problema generale della Lombardia. È evidente che la pianura Padana abbia un problema diffuso di inquinamento, ma non basta dire che Cremona è comunque in linea con Brescia e Lodi per far finta che non esista un problema e rispolverare il detto ‘mal comune mezzo gaudio’”.

Per l’esponente pentastellato è “preoccupante che un sindaco minimizzi questi dati considerandolo solo un problema regionale”. Anche perché, ricorda Degli Angeli, “almeno dal 2010, se non sale sul podio, Cremona è comunque tra le prime 15 città più inquinate d’Europa”. “Al netto della classifica – evidenzia – i valori limite sono stati sforati, ossia sono fuori legge. Bisogna quindi agire, senza polemiche, nell’interesse dei cittadini. Ed il primo cittadino, in qualità di garante della pubblica salute, anziché generalizzare il problema dovrebbe essere in prima linea, insieme al consiglio comunale, a combattere questo mostro e con azioni concrete e misurabili nei risultati”.

Degli Angeli quindi avanza una serie di domande al primo cittadino: “Quali sono le politiche di prevenzione e di controllo contro l’inquinamento attuate da Cremona? Come si sta affrontando, in termini di pianificazione territoriale gli effetti degli impatti cumulativi degli inquinanti? Qual è l’atteggiamento del comune durante le conferenze dei servizi per discutere le nuove richieste autorizzative di ampliamento o nuovi impianti? Cosa hanno fatto il primo cittadino e il consiglio comunale per stimolare e accelerare il completamento dello studio epidemiologico di Cremona, il quale, nei dati sanitari, ha scientemente evidenziato un forte numero di patologie e di alcuni tumori nel nostro territorio?”.

E ancora: “Sulla base di quali razionali si sta ragionando sul piano energetico di Cremona? Quali azioni di pianificazione comunale sono state previste per attenzionare le zone della città sottoposte a maggior impatto comulativo in termine di inquinanti? È mai stato proposto a Regione Lombardia un piano di controlli eccezionali e continuativi, con il supporto di ARPA, delle varie matrici nei punti più critici del territorio comunale? C’è l’intenzione di chiedere la riapertura anche dello studio epidemiologico della Tamoil?”.

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