Cronaca

Violentò più volte la moglie
Imputato condannato a 6 anni

Sei anni di reclusione. Questa la condanna inflitta dal giudice Pierpaolo Beluzzi in sede di udienza preliminare nei confronti di un operaio cremasco di 53 anni accusato di violenza sessuale e maltrattamenti. L’uomo, processato con il rito abbreviato, era difeso dagli avvocati Alessandro Donati e Doriano Aiolfi.

L’avvocato Donati

Vittima, l’ex moglie, che aveva denunciato l’imputato ai carabinieri, raccontando una storia di violenze, litigi e minacce durata vent’anni. Comprese violenze di natura sessuale. Alla moglie, il 53enne continuava a chiedere con insistenza rapporti intimi. In udienza, la donna si è costituita parte civile, ottenendo un risarcimento di 30.000 euro come provvisionale.

Trentacinque anni di matrimonio e quattro figli. Un rapporto burrascoso, quello della coppia, fatto di litigi, di botte e  di minacce, e delle pressanti richieste da parte di lui, gelosissimo, di avere in continuazione rapporti sessuali. Ogni giorno per più volte al giorno. La donna acconsentiva per evitare le liti, ma più volte lui l’aveva presa con la forza.

Tipo violento, l’ex marito, dallo scorso 2 gennaio agli arresti domiciliari fuori provincia dopo l’ennesimo litigio. Secondo l’accusa, aveva minacciato la figlia, l’unica rimasta a vivere con la coppia. “Se vai via di casa con la mamma, corri seri rischi”, le aveva detto lui, che sempre quel giorno aveva distrutto il telefono della moglie e poi aveva preso un coltello dalla cucina, minacciandola.

E poi i rapporti intimi: in plurime occasioni, l’uomo pretendeva dalla moglie rapporti sessuali e se lei si opponeva, lui dava in escandescenze e la insultava. Un giorno di febbraio del 2020 l’aveva buttata sul letto, le aveva bloccato le mani e l’aveva violentata. Lui, folle di gelosia, la controllava costantemente: dove andava, con chi, e chi chiamava al cellulare. Lui la accusava di avere una relazione extraconiugale. Un pretesto, questo, per litigare ancora.

Contro la sentenza, i legali della difesa ricorreranno in Appello. “Il nostro assistito”, ha detto l’avvocato Donati, “non è più un 20enne. Ha più di 50 anni, non c’è più il vigore della giovane età, senza contare i 35 anni di matrimonio. Nel 2016, inoltre, lui ha avuto un problema serio: un tumore alla vescica, con conseguenti interventi e cure. Non poteva avere rapporti”.

Sara Pizzorni

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