Cronaca

Vaccino, richiamo ai sanitari, da
novembre a intera cittadinanza

In Lombardia pronti alla terza dose per tutti i lavoratori in ambito sanitario, dopo l’ok dato dal generale Figliuolo: ad annunciarlo è stata la vice presidente della Regione, Letizia Moratti, all’indomani della visita del commissario straordinario per l’emergenza Covid-19. Non è tutto: dopo l’approvazione da parte dell’Ema, giunta ieri, la Lombardia sarà pronta, ovviamente sulla base delle indicazioni del Ministero, a somministrare il richiamo a tutti gli over 18.

Queste le novità emerse dalla confereza stampa svoltasi nella mattinata di martedì a Palazzo Lombardia. “I numeri sono molto positivi, ma non è finita” ha detto Guido Bertolaso. “Il Covid esiste ancora, l’emergenza non si è esaurita e dobbiamo continuare”. Tempistiche molto stringenti per la Regione, che entro fine di ottobre vuole terminare le inoculazioni ai pazienti immunocompromessi e fragili, e entro fine novembre quella agli over80. I numeri, però, per il momento sono bassi: tra i primi solo il 10% ha completato il ciclo vaccinale con la terza dose (6% a livello nazionale). Le prenotazioni per i secondi sono possibili dal 3 ottobre e per il momento i prenotati sono 7.300 su 630mila: cifre scarse, considerando che gli slot disponibili per la settimana in corso sono 14mila giornalieri.

In questo senso importante l’apporto, dal 20 ottobre, delle farmacie, presso le quali sarà possibile prenotarsi dall’11 ottobre: sono 668 quelle che si sono rese disponibili in Regione e 23 in provincia di Cremona. Entro metà novembre verrà completato anche il richiamo del vaccino nelle Rsa. Per quanto riguarda gli operatori sanitari, ha chiarito Bertolaso, i richiami termineranno entro dicembre, mentre dal 22 novembre dovrebbe partire la possibilità di effettuare il richiamo per tutti i cittadini lombardi: quest’ultima fase dovrebbe terminare entro fine maggio.

In queste ultime fasi della campagna fondamentale sarà il contributo dei medici di base, che potranno somministrare la terza dose a domicilio o presso il proprio ambulatorio, ma anche presso gli hub.

Grande la soddisfazione da parte del presidente, Attilio Fontana, dopo la visita del generale Figliuolo: “Si è complimentato per l’ottimo lavoro fatto in Lombardia” ha detto. “Merito del  nostro servizio sanitario, della protezione civile e dei volontari, che ci hanno consentito di arrivare al risultato che ci mette ai primi posti a livello europeo e mondiale.

Abbiamo inoculato 15 milioni di dosi, e 8 milioni di cittadini hanno completato l’intero percorso vaccinale. I risultati del nostro lavoro si sono visti nei numeri”.

Dello stesso tenore anche Moratti, che ha chiarito come “da giovedì negli hub ci sarà la possibilità di ricevere il vaccino anti-covid unito a quello antinfluenzale, una cosa molto importante per gli over80. Lo stesso succederà nelle Rsa da metà ottobre”. Insomma, non bisogna abbassare la guardia, ma andare avanti a pieno ritmo, nonostante i numeri raccontino di una Lombardia deisamente più sana di prima: “I casi oggi sono 24 ogni 100mila abitanti, e si sono abbassati anche i parametri relativi ad area medica e terapia intensiva 4” ha spiegato Moratti. “Numeri che ci fanno guardare avanti con serenità, seppur sempre con cautela e con l’utilizzo delle protezioni”.

Laura Bosio

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