Cronaca

Prima uscita ufficiale per il nuovo
direttore Confcommercio Anceschi

Prima uscita pubblica questa mattina, nella sede Confcommercio di via Manzoni, del nuovo direttore Stefano Anceschi, nell’ambito della presentazione da parte del presidente Andrea Badioni, del bilancio degli ultimi mesi e delle attività future.

Cremonese doc e con un DNA da commerciante: suo nonno e suo padre sono stati titolari di un negozio di filati in centro a Cremona ed erano anche iscritti all’Ascom, come si chiamava fino a qualche anno fa la Confcommercio. Dopo una laurea ed un master in comunicazione, ha costruito un’importante carriera all’interno di Lidl Italia, gruppo multinazionale leader della GDO occupandosi in particolare di gestione delle risorse umane. Nel suo programma di insediamento prevede di lavorare su 3 principali pilastri.

“Il primo punto, la produzione di valore condiviso, – spiega Anceschi – ha l’obiettivo di identificare uno scopo comune all’Associazione che possa soddisfare bisogni e necessità degli associati ed, al tempo stesso, far cresce le aziende realizzando profitto. Il secondo, l’introduzione di un sistema di welfare, è un tema che sebbene già noto, risulterà sicuramente molto interessante per le PMI, perchè aprirà nuovi scenari organizzativi, ridefinendo la relazione tra l’azienda e le necessità dei dipendenti, con benefici per tutti i soggetti coinvolti”.

“Infine il terzo punto, un rapido allineamento al processo di digitalizzazione, – conclude il neo direttore – deve essere interpretato basandosi sul concetto definito dal neologismo “phygital”, ovvero la fusione tra commercio fisico e digitale trasformando i tradizionali modelli di business in nuove modalità che possano unire i plus del commercio basato sulla fisicità e sulle relazioni personali (a cui il nostro commercio non deve rinunciare), ai plus dell’innovazione digitale (immediatezza, interattività e immersione)”.

“Con Stefano abbiamo fatto una scelta importante ed ambiziosa – ha detto il presidente Badioni – Siamo certi saprà far crescere tutta la nostra struttura, portando stimoli nuovi che derivano dalla sua precedente carriera lavorativa. Nella decisione di porlo ai vertici della Associazione e delle imprese collegate, abbiamo voluto riflettere sul nostro presente, cercando tuttavia di immaginare il nostro futuro”.

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