Cronaca

Continua il taglio delle piante
Minoranza: "Basta improvvisazione"

Una nuova mattinata all’insegna del taglio delle piante a Cremona: motoseghe in azione in via Fulcheria che dice così addio a una parte dei suoi alberi. Dopo via Serio, in cui sono state tagliate 46 robinie, è la volta di un’altra laterale del viale ( i lavori – da segnaletica fino alle 18.30). 133 gli alberi in totale abbattuti (e che verranno tagliati) in tutta la città perché ritenuti pericolosi per l incolumità pubblica e privata.

Dalle linee guide dal sindaco Galimberti e dall’assessore al verde Bona, tutti le piante verranno rimpiazzate anzi, ne saranno aggiunte altre 60: piante diverse, in base alla zona. Per esempio, in via Fulcheria, la zona interessata dai tagli di oggi, le 36 robinie saranno sostituite da 36 frassini.

A intervenire sulla vicenda, ancora una volta, è una parte della minoranza in consiglio comunale: il gruppo di Forza Italia (Carlo Malvezzi, Federico Fasani e Saverio Simi), e Maria Vittoria Ceraso (Viva Cremona). “Con il taglio delle piante di Via Serio e Via Fulcheria, la maggioranza ha deliberatamente scelto di recidere il dialogo e il confronto tra chi vive la città e chi l’amministra” evidenziano i consiglieri in una nota, attaccando l’amministrazione. “L’autoreferenzialità e l’arroganza sono diventati i criteri con i quali viene affrontato quotidianamente il governo della cosa pubblica da parte della Giunta Galimberti.

Sorda agli appelli di associazioni, cittadini e della stessa minoranza, la Giunta ha proceduto a testa bassa realizzando un devastante intervento di abbattimento di piante generando un rilevantissimo danno ambientale e paesaggistico in alcune tra le vie più belle di Cremona. Lo hanno fatto ignorando anche le “Linee guida per la gestione del verde” stabilire dal Ministero dell’Ambiente che prevedono esplicitamente l’obbligo di eseguire un’accurata “valutazione e gestione del rischio”, attività non compresa nella perizia affidata da AEM su mandato del Comune di Cremona, per ammissione degli stessi tecnici incaricati.

Hanno voluto agire in fretta per cercare di contenere l’imbarazzo e il malcontento che serpeggia anche tra i più convinti sostenitori di una maggioranza che tradisce ogni giorno impegni e promesse. Ma suscita ancora più preoccupazione la constatazione che la Giunta Comunale intende mantenere il medesimo approccio disordinato e approssimativo anche per il futuro intervento di ripiantumazione.

Leggiamo con un certo sconcerto che, seguendo una logica esclusivamente aritmetica, la Giunta sta ipotizzando di sostituire le piante abbattute con con altrettanti elementi arborei, di differenti essenze, prescindendo da un accurato progetto di riqualificazione funzionale e paesaggistica delle vie interessate dagli abbattimenti più invasivi. Le piante vengono equiparate a birilli o a pali della luce che possono essere eliminati e ricollocati a bordo strada senza alcuna logica e senza alcuno studio da parte di esperti in materia agronomica, paesaggistica e architettonica.

Chiediamo che vengano redatti quanto prima e presentati alla cittadinanza e alla commissione ambiente accurati progetti di riqualificazione delle strade cittadine, partendo da quelle più colpite dagli abbattimenti, progetti completi di rendering, elaborati secondo rigorosi criteri tecnici e scientifici, sulla base di essenziali linee guida fornite dal Comune di Cremona. Crediamo che il concorso di progettazione possa rappresentare la strada maestra per premiare la migliore soluzione proposta da un pool di professionisti dotati delle necessarie conoscenze ed esperienze. Diamo spazio alla creatività e alla competenza. Riallacciamo la relazione tra istituzione e cittadinanza che la sinistra ha voluto troncare.

Per evitare nuovi clamorosi errori ed uscire dalla pericolosa logica dell’improvvisazione, abbiamo presentato un Ordine del Giorno, che discuteremo in Consiglio Comunale nel mese di Ottobre, attraverso il quale chiediamo di rivedere profondamente la delicata tematica della programmazione e gestione dei sistemi verdi urbani, che dovranno essere integrati con la programmazione urbanistica. A distanza dei 8 anni dalla data di entrata in vigore della Legge 10 del 2013, il Comune di Cremona è ancora sprovvisto di un censimento completo del proprio patrimonio e di un piano del verde”. fband

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