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Terza dose vaccino a tutti, Costa: “Ragionevole, attendiamo indicazioni”

Terza dose di vaccino anti Covid a tutti? “E’ ragionevole pensare che, col passare del tempo, si proceda in maniera abbastanza omogenea e diffusa con la somministrazione” della dose ‘booster’. Così il sottosegretario alla Salute Andrea Costa a ‘Timeline’ su Sky Tg24, sull’ipotesi di un nuovo richiamo esteso a tutti i cittadini, sul modello israeliano. “Noi – chiarisce il sottosegretario – ci affidiamo ai nostri enti regolatori: abbiamo Aifa, abbiamo il Cts, dobbiamo ovviamente rinnovare ogni giorno piena fiducia in loro, quindi attendiamo indicazioni”.  

Tuttavia “io credo – afferma Costa – che sia più una riflessione legata ai tempi di somministrazione, perché è chiaro che anche in questi casi occorre stabilire delle priorità nella consapevolezza che la priorità è dettata dal fatto che dobbiamo mettere in sicurezza i nostri cittadini e quindi dobbiamo partire da quelli che rischiano di più. E questi dati ci vengono forniti dalla scienza”. 

“Io confido che già nei prossimi giorni o nelle prossime settimane si possa attivare l’estensione della terza dose a tutto il personale sanitario. Credo che sarà questa l’indicazione e questa sarà la strada che precorreremo”, continua Costa commentando la limitazione per ora stabilita dal Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid, solo ai sanitari con più di 60 anni, con patologie o con elevato livello di esposizione a infezione.  

C’è “questa distinzione perché – spiega Costa – anche qui le evidenze scientifiche ci dicono che la difesa immunitaria si abbassa più rapidamente per i soggetti con un’età più elevata”. Ma, assicura il sottosegretario “è solo una questione di tempistiche, di priorità e di fasce di età ma mi pare scontato che giustamente dobbiamo tutelare la salute e tutelare la salute dei nostri concittadini significa creare le condizioni affinché un medico, un infermiere o chiunque si trovi in una struttura ospedaliera, non sia colui che lo infetti”. Lo stesso principio, rileva Costa, che ci ha guidati “quando abbiamo avuto il coraggio di introdurre l’obbligo vaccinale per questa categoria”. “Assolutamente sì” quindi, conclude il sottosegretario, alla terza dose anche per medici di base e pediatri. 

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