Younes parla col gip, ma non
ricorda nulla e farfuglia di magie
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E’ durato circa 45 minuti l’interrogatorio in carcere tenuto oggi pomeriggio alle 16,30 dal gip Pierpaolo Beluzzi a Younes El Yassire, il 35enne marocchino accusato dell’omicidio della madre Fatna Moukhrif, 54 anni compito ieri mattina nella loro abitazione di via Panfilo Nuvolone al civico 4.
Younes, malato psichiatrico, non si ricorda nulla. Solo di essere uscito ieri mattina alle 10 per prendere un caffè. “Poi buio totale, persiste lo stato confusionale”, ha detto l’avvocato Santo Maugeri, difensore d’ufficio.
Al gip, il 35enne ha parlato dei suoi problemi psichiatrici, cominciati da quando la moglie, nel 2018, lo aveva abbandonato portandosi in Marocco il loro figlioletto. Younes ha accennato delle cure seguite, della pensione di invalidità psichiatrica percepita, ma poi, alle domande inerenti cosa avesse fatto ieri e dove fosse andato, il marocchino non ha saputo rispondere. Non si ricordava nulla e ha farfugliato di magia, così come pare avesse fatto anche ieri sera in Questura.
“Persiste lo stato confusionale”, ha ripetuto l’avvocato Maugeri, che ha chiesto al giudice di valutare una struttura idonea dove ospitare il suo assistito e valutare lo stato psicologico di Younes.
Il pm, invece, ha chiesto che resti in carcere.
Il giudice si è riservato di decidere.
Sara Pizzorni