Cultura

XVI Triennale di liuteria: a Nemoto
Kazune e Guido Mariotto i due ori

Foto di Cristian Chiodelli

Sono due le medaglie d’oro assegnate nel XVI Concorso Triennale Internazionale “Antonio Stradivari”, che celebrano il ‘saper fare liutario’ contemporaneo: vanno al liutaio giapponese di nascita ma cremonese d’adozione Nemoto Kazune, per la sezione violoncello e al maestro mantovano Guido Mariotto, per il contrabbasso.

I riconoscimenti, insieme agli argenti e ai bronzi anche delle sezioni violino e viola così come agli altri premi e menzioni, sono stati consegnati durante la serata di gala promossa dal Museo del violino al teatro Ponchielli e presentata da Paolo Bodini, presidente del network ‘Friends of Stradivari’ quest’anno alla guida della giuria composta da liutai e musicisti internazionali.

Provengono da tutto il mondo anche i Maestri iscritti, ben 261 da 35 Paesi. Non solo, «Circa il 35% dei liutai operanti a Cremona che hanno partecipato al Concorso sono stranieri, significa che la città è una realtà dinamica e ancora oggi capace di formare illustri professionisti», ha commentato Bodini. Nemoto Kazune ad esempio ha scoperto nel Sol Levante la passione per la liuteria grazie ad un’intuizione del padre violinista e per coltivarla si è trasferito a Cremona dove risiede da una quindicina d’anni. «Sono emozionatissimo per la medaglia d’oro, all’inizio non riuscivo a crederci e mi sono commosso, ringrazio il mio collega Francesco Toto che insieme ad altri liutai mi ha sostenuto…respirare l’aria di Cremona, con la sua storia, è stata un’ispirazione».

Durante la serata, introdotta dai saluti del direttore generale del Museo del Violino Villa e del sindaco di Cremona Galimberti, il pubblico ha potuto ascoltare gli strumenti vincitori, nel concerto tenuto dagli artisti della giuria. Da registrare la presenza di numerosi giovani fra i liutai iscritti e la soddisfazione degli organizzatori per essere riusciti a svolgere il concorso nonostante le difficoltà della pandemia. Ora il violoncello e il contrabbasso premiati con medaglia d’oro entrano stabilmente nella collezione di liuteria contemporanea del Museo del Violino, mentre tutti gli strumenti in gara saranno esposti fino al 10 ottobre nel Padiglione Amati di Palazzo dell’Arte.

Federica Priori

I PREMIATI PER CATEGORIA

MEDAGLIA D’ORO VIOLINO: non assegnato
MEDAGLIA D’ORO VIOLA: non assegnato
MEDAGLIA D’ORO VIOLONCELLO: Kazune Nemoto
MEDAGLIA D’ORO CONTRABBASSO: Mariotto Guido

MEDAGLIA D’ARGENTO VIOLINO: Piotr Pielaszek
MEDAGLIA D’ARGENTO VIOLA: Crabbé Emilio Kusi
MEDAGLIA D’ARGENTO VIOLONCELLO: Peiretti Alessandro
MEDAGLIA D’ARGENTO CONTRABBASSO: Pralea Gabriele

MEDAGLIA DI BRONZO VIOLINO: Bellei Marcello
MEDAGLIA DI BRONZO VIOLA: Viaud Noémie
MEDAGLIA DI BRONZO VIOLONCELLO: Krupa Marcin e Nagaishi Hayato
MEDAGLIA DI BRONZO CONTRABBASSO: non assegnato

Premio Simone Fernando Sacconi – VIOLINO – PIOTR PIELASZEK
Premio Walter Stauffer – CONTRABBASSO – MARIOTTO GUIDO
Premio Pierangelo Balzarini – VIOLONCELLO – NAGAISHI HAYATO
Premio ALI – VIOLINO – TAKAHASHI AKIRA
Premio Cremona Mondomusica – KAZUNE NEMOTO E MARIOTTO GUIDO
Premio Fondazione Cologni – VIOLONCELLO – KAZUNE NEMOTO
Premio Giorgio Cè – VIOLINO– KANG SOO KYUNG
Premio “Piero Ferraroni”: VIOLONCELLO – IM DONG PIL
Premio “Polish Union of Artist Violin Makers Polonia” – VIOLINO – BELLEI MARCELLO

MENZIONI D’ONORE
violino – Jost Marianne
violino – Gauchet Fabienne
violino – Sbernini Adele
violino – Cavanna Marcelo
viola – Piotr Pielaszek
viola – Mahu Philippe
viola – Osio Marco
violoncello – Ribes Sebastian
violoncello– Im Dong Pil

IL SALUTO DELL’ASSESSORE REGIONALE ALL’AUTONOMIA E CULTURA BRUNO GALLI

Sono sinceramente dispiaciuto di non poter partecipare – come era nelle mie intenzioni – alla vostra bella serata di gala. Purtroppo, l’agenda di questi giorni è piuttosto complicata e mi vedo costretto a rinunciare a essere con voi di persona. Desidero salutare tutti i presenti, in particolare il Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti e Virginia Villa, Direttore generale del Museo del Violino. Desidero altresì congratularmi con i vincitori di questa sedicesima edizione. Avrei voluto essere con voi per dare un segno tangibile dell’attenzione da parte della Regione Lombardia nei confronti del saper fare liutario riconosciuto dall’Unesco patrimonio dall’umanità. Un’attenzione e una sensibilità nei confronti di un patrimonio unico e irripetibile che intendo ribadire con questo breve saluto. Recentemente, mi è capitato di assistere a un concerto di Uto Ughi davvero emozionante e non ho fatto altro che pensare a Cremona. Il Maestro Ughi infatti, non aveva che l’imbarazzo della scelta tra suonare uno Stradivari o un Guarneri del Gesù, due monumenti della storia liutaria cremonese. È importante celebrare questa forma del saper fare in ambito culturale perché mai come in questo momento la cultura si impone non solo come leva privilegiata per ricostruire la socialità disgregata dalla pandemia, ma anche come fattore di sviluppo. La cultura va correttamente intesa non come un prodotto, bensì come un fattore dello sviluppo. Pertanto, dal punto di vista privilegiato dell’Assessorato che ho l’onore di guidare, questa serata assume un triplice significato: significa l’uscita dalla pandemia facendo leva sulle iniziative culturali; rappresenta un investimento nel capitale sociale e concorre a produrre sviluppo. Auguro a tutti una piacevolissima serata.

 

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