Sport Management, la concessione
della piscina comunale finisce all'asta
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La piscina comunale di Cremona (ma anche quella di Crema), o meglio, la concessione per la gestione, finisce all’asta, insieme a tutto il ramo d’azienda che Sport Management aveva ceduto temporaneamente alla società Prime SSD, aperta ad hoc dal gruppo spagnolo Forus per gestire questa partita, per un importo complessivo di 1,5 milioni di euro. L’annuncio dell’asta, che si svolgerà nel pomeriggio dell’11 ottobre, è stato pubblicato pochi giorni fa, il 20 settembre, in seguito alla proposta, da parte della stessa Prime, di acquisire la proprietà del ramo d’azienda. Come da procedura, dunque, il tribunale di Verona, che gestisce la situazione del concordato preventivo di Sport Management, ha quindi bandito l’asta, per un importo base di 1,5 milioni.
D’altro canto la cessione dei rami d’azienda è prevista dal concordato preventivo, disposto lo scorso 3 settembre dallo stesso Tribunale, che dispone anche la liquidazione del patrimonio sociale non funzionale all’esercizio dell’impresa, l’incasso dei crediti. L’adunanza dei creditori per l’approvazione del piano e della proposta è fissata l’8 febbraio 2022.
Il “pacchetto” in vendita è costituito dal complesso di beni materiali e immateriali organizzati per la gestione dei centi sportivi e natatori: oltre a quelli di Cremona e Crema, ci sono le società di: Alpignano (TO), Brugherio (MB), Busto Arsizio (VA), Cameri (NO), Cantù (CO), Carpenedolo, Cesena (PC), Desenzano del Garda (BS), Luino (VA), Mantova, Montecchio Maggiore (VI), Novara, Porto Mantovano (MN), Rimini, Thiene (VI), Verona, Milano. Nella vendita sono compresi “impianti, attrezzature, arredi, macchinari, mobili e macchine d’ufficio, attualmente esistenti presso i centri sportivi e natatori in gestione a Sport Management e compresi nel Ramo d’Azienda, che concorrono a formare il patrimonio aziendale, oltre tutte le eventuali autorizzazioni, licenze, permessi e/o provvedimenti amministrativi utili e/o necessari per l’esercizio dello specifico Ramo d’Azienda”.
Come si legge nel bando, qualora nessuno facesse offerte, la gara verrebbe automaticamente aggiundicata al proponente, ossia Prime, e i contratti di concessione delle piscine cremonesi diverrebbero di proprietà degli spagnoli.
Laura Bosio