Il vescovo ai finanzieri: "Curate
la salute dell’unità del Paese"
Come ogni anno la giornata di 21 settembre per la Guardia di Finanza di Cremona è iniziata nella chiesa cittadina di S. Ilario con la Messa in onore del patrono del Corpo, l’evangelista san Matteo, e la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Cremona Antonio Napolioni.
Nell’omelia il Vescovo ha sottolineato come il servizio professionale della Guardia di Finanza sia indispensabile per la salute della comunità: «Tante professionalità sono salva-vita – ha detto monsignor Napolioni -. Considero anche il vostro un servizio di carattere sanitario, perché voi curate non soltanto la salute delle finanze, ma la salute dell’unità del Paese, della democrazia, delle coscienze. Infatti c’è un virus tremendo: quello dell’individualismo, dell’indifferenza, dell’egocentrismo, della manipolazione e della violenza».
«Le malattie di cui voi vi prendere cura – ha proseguito il Vescovo – sono la frode, la corruzione e l’evasione. Talvolta siamo costretti a mandare qualcuno in terapia intensiva per il bene di tutti e di quella persona, affinché il male non trionfi. Il Signore chiama tutti noi, chiama voi, a scrivere pagine di giustizia, a scrivere il Vangelo della solidarietà». E ha concluso: «Nei momenti in cui vi venisse la tentazione di sentirvi considerati antipatici, ricordatevi della simpatia del Signore e degli apostoli nei vostri confronti».
Oltre agli uomini delle Fiamme Gialle, che hanno riempito gran parte della chiesa, erano presenti le più autorità civili e militari del territorio, e in particolar modo il comandante provinciale della Guardia di Finanza, col. Cesare Maragoni. È stato proprio lui, al termine della Messa, dopo la preghiera della Guardia di Finanza, a prendere la parola per i saluti e i ringraziamenti.
A concelebrare l’Eucaristia insieme al Vescovo c’erano don Irvano Maglia e mons. Attilio Arcagni, rispettivamente parroco e collaboratore dell’unità pastorale Cittanova, oltre al cerimoniere episcopale don Flavio Meani.