Cronaca

Caccia, pasticcio regionale
Sospensione fino al 7 ottobre

Il Tar ha accolto il ricorso presentato dalla Lega Anti Caccia contro il calendario venatorio regionale lombardo. L’accoglimento comporta la sospensione del calendario, e quindi dell’attività venatoria, fino al giudizio di merito che sarà espresso il 7 ottobre, una notizia che viene accolta con grande favore dalle minoranze consigliari.

“E’ l’esito – afferma ad esempio il consigliere dem Matteo Piloni – delle continue forzature della Lega e dell’incapacità della Regione di normare in modo corretto l’attività venatoria in Lombardia. E tutto questo va a danno non solo della fauna selvatica e di tutto il nostro sistema ambientale, ma anche degli appassionati che sanno esercitare la caccia in modo responsabile e rispettoso della conservazione delle specie animali che sono più a rischio.”

“Ennesima vittoria della LAC che ha impugnato l’atto illegittimo dell’assessore Fabio Rolfi –  commenta il consigliere M5S Dino Alberti  – Questa volta l’oggetto del contendere era la pubblicazione del calendario riduttivo venatorio, cioè quanti e quali specie cacciabili, pubblicato il giorno prima dell’apertura della stagione. È l’ennesima figuraccia dell’assessore Rolfi, che in Aula oggi è stato anche criticato dalla sua stessa maggioranza e indicato come incapace. L’assessore ha sempre e solo urgenza di accaparrarsi il consenso dei cacciatori, mettendo in ridicolo tutta l’istituzione regionale. Chiedo, per l’ennesima volta, che chi sbaglia, ma soprattutto chi persevera, debba rispondere dei propri errori”.

Rincara la dose il consigliere Simone Verni: “Venerdì ho fatto accesso agli atti per avere informazioni a riguardo, perché non è possibile che Regione Lombardia gestisca la caccia sempre solo a fini propagandistici. Anche la Lega si rifiuta di difendere ancora atti dichiarati illegittimi dalla giustizia amministrativa. Vergognoso”.

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