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Alta tensione Letta-Salvini: Green pass, obbligo vaccinale e elezioni

Green pass obbligatorio, obbligo vaccinale, ma anche le prossime elezioni comunali. E’ alta tensione tra leader della maggioranza del governo Draghi, con
Enrico Letta e Matteo Salvini ormai ai ferri corti. Soltanto ieri, i due si sono scontrati a tutto campo partendo dai social e finendo nelle piazze, con il primo round iniziato poco prima delle 13.00 su Twitter e l’ultimo a tarda sera durante un comizio. 

Nel mirino del leader della Lega finisce il
comizio del numero uno dem a Cosenza. Comizio andato deserto secondo Salvini, che però poco più tardi viene smentito dal diretto interessato. “Più sedie vuote che cittadini stamattina per Letta e il Pd a Cosenza. Non spingete! Nello stesso momento, centinaia di persone insieme a me a Bovolone (Verona). Ecco il sondaggio vero”, scriveva infatti su Twitter il leader del Carroccio, pubblicando le foto dei due eventi: sedie vuote fra i dem, pubblico vasto e sorridente per la Lega in piazza. A stretto giro, però, ecco la replica di Letta: “Non ne azzecca una Salvini in questo periodo. Posto la foto per amor di verità. A Cosenza 33 gradi e le persone cercavano l’ombra in piedi alle 12. C’erano centinaia di persone a Cosenza come a Bovolone (20 gradi). E allora? Hanno senso queste penose polemiche costruite sul falso?”, la smentita di Letta che a sua volta, pubblica foto del comizio calabrese. 

Scontro finito? Nemmeno per sogno. E stavolta a ricominciare è Letta, che torna sul green pass obbligatorio e lo scontro con la Lega prima dell’approvazione. “Quante volte mi sono sentito rimproverare, quante volte mi sono sentito dire: ‘guarda Salvini, vai da Draghi, batti i pugni anche tu. Il Pd, lo dico con estremo orgoglio, è un partito responsabile. Sul green pass dicevano ‘Salvini ha dettato la linea’, invece è rimasto completamente all’angolo”, attacca il dem intervenendo alla Festa dell’Unità a Lamezia.  

Ma quello con Salvini, ci tiene a precisare, “non è un litigio tra comari, ma si tratta di posizioni politiche diverse. Il fatto che la collettività debba pagare i tamponi di chi non vuole vaccinarsi, essendo il vaccino gratuito, io lo trovo un tema sul quale è giusto discutere, la questione di strizzare l’occhio a chi non vuole vaccinarsi e caricare di costi la collettività, per via dell’atteggiamento irresponsabile di chi non vuole vaccinarsi, è un punto assolutamente determinante. La questione chiave è che c’è una differenza di posizioni, che c’è anche all’interno della Lega. Su green pass ad esempio Zaia e Giorgetti, sono su una posizione totalmente diversa da quella di Salvini, credo che debba chiarirsi la Lega. Noi sosteniamo il Governo e andiamo avanti su questa linea di responsabilità”, ha poi aggiunto in serata, ospite di Skytg24.
 

Ma il leader dem, in Calabria per la candidata Amalia Bruni, non risparmia neanche “il legame tra Salvini e Spirlì” che, assicura, “è inspiegabile” mentre il governatore reggente “folkloristico è dire poco. Forse a Salvini serve per dire al Nord che gli stereotipi contro la Calabria sono reali. Che la Calabria si metta nelle mani di Salvini, che l’ha ridicolizzata in questi anni, vuol dire farsi male da soli. Io penso che da parte nostra dobbiamo pensare alla campagna elettorale e all’orgoglio che ci stiamo mettendo, per dare un segnale importante a tutto il mezzogiorno”. 

Letta colpisce poi sulle elezioni nel capoluogo lombardo: “Vedo che Salvini sta molto lontano anche da Milano, non si è candidato credo dopo 25 anni, il candidato sindaco non sa nemmeno se arriva alla fine della campagna elettorale, oggi ha detto ‘io mi ritiro se non mi date soldi’. Io penso che, da parte nostra, dobbiamo pensare alla campagna elettorale e all’orgoglio che ci stiamo mettendo”, la rivendicazione di Letta. 

Agli attacchi frontali di Letta arriva la risposta di Salvini: “Letta – attacca -, disperato per le piazze vuote in Calabria, e sapendo che il centrodestra vincerà con almeno 20 punti di distacco dal Pd, passa il tempo a insultare me, la Lega e i calabresi. Noi proponiamo ai cittadini progetti su come riportare la Sanità calabrese in mani calabresi, mettendo fine a commissariamenti sciagurati decisi a Roma. E poi nuove strade, a partire dall’allargamento della 106, e proposte concrete su nuovi porti e ferrovie, lavoro, scuole e sicurezza. Invece, la sinistra preferisce insultare e definisce Spirlì uno ‘stereotipo’: giudizio discriminante che sa di omofobia, altro che Ddl Zan! Proprio per questo ho scelto di chiudere la campagna elettorale nell’ultimo giorno, quello più importante, prima a Catanzaro e poi a Reggio. Letta si rassegni, la sinistra in Calabria starà all’opposizione per anni”, replica. 

Arrivato poi a Pordenone per un incontro elettorale, Salvini rincara la dose: “Sono orgoglioso di quello che fanno le donne e gli uomini al governo del Friuli Venezia Giulia in nome e per conto della Lega… Noi siamo al governo e c’è quel detto: c’è la gazzella in Africa che ogni mattina si alza e sa che deve correre perché viene inseguita da un leone… Io mi alzo ogni mattina e so che ho a che fare con Letta e Conte… Ma corro anch’io perché serve per mettere giù qualche chilo”. 

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