Cronaca

Scuola, Valenti: "Ingressi alternati,
un problema per i ragazzi"

“E’ ora di tornare a mettere la scuola al centro della discussione”: a dirlo è Laura Valenti, del Flc Cgil Cremona, insieme al segretario provinciale, Marco Pedetti, che intervengono nel dibattito sul tema degli ingressi alternati. Ipotesi che, anche secondo il mondo sindacale, “non va incontro alle esigenze degli studenti e delle famiglie, in primis”.

Dal canto loro, la categoria degli insegnanti “non si è mai sottratta alle necessità di adeguarsi, come abbiamo visto durante la dad, quando i docenti si sono reinventati e rimessi in gioco” evidenzia Valenti. “Sappiamo che i dirigenti non sono favorevoli a questo tipo di impostazione, ma la nostra preoccupazione è per i ragazzi in prima battuta. Ad esempio, dover seguire certe materie nel primo pomeriggio, può diventare difficile per gli studenti, in quanto cala l’attenzione. Io vorrei che si lavorasse con l’obiettivo di tutelare l’alunno e la sua educazione”.

Grave, secondo il sindacato, che questi problemi non si siano affrontati prima, con 18 mesi di tempo. “Noi fin dall’inizio abbiamo chiesto al prefetto di essere ascoltati, perché le difficoltà erano evidenti da subito, e le abbiamo segnalate a tutti i livelli. Ma non siamo mai stati ricevuti”. Questo non ha fermato il lavoro dei sindacati, che puntano il dito anche contro tutte le altre questioni che stanno affliggendo ora il mondo della scuola. “In primis le classi pollaio: per noi era importante avere più organico, in modo da suddividere le classi e non fare, come sempre, gruppi da 27 alunni. Poi c’è il problema della vetustà degli edifici scolastici. E ricordiamo che le difficoltà sui trasporti, non nascono con il Covid, ma vengono da molto prima”.

“E’ stato riduttivo concentrare tutto il dibattito del mondo scolastico sul tema del Green pass. Noi siamo per l’obbligo vaccinale, ma dobbiamo anche offrire tutela e sicurezza nei luoghi di lavoro e risposte ai problemi. Come quelli dell’organico Covid, che non è ancora arrivato. Senza contare che è garantito fino al 31 dicembre. E dopo? Non parliamo della carenza dei direttori dei servizi generali amministrativi: su 41 istituti, ne mancano oltre metà. Gli incarichi sono ricoperti da facenti funzione. Si mette una pezza per non affrontare il problema, manca una visione d’insieme”.

Laura Bosio

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...