Padania Acque, ecco il progetto
per il laboratorio analisi
Padania Acque ha presentato questa mattina il progetto di ampliamento del laboratorio di analisi situato in via Depuratore 11 a Cremona. Le opere, il cui importo globale ammonta a circa 1,5 milioni di euro, verranno realizzate entro il 2023 e sono volte al miglioramento dell’attuale laboratorio con spazi più ampi e funzionali alle attività di analisi, passando dai circa 250 m2 attuali a un totale di circa 670 m2.
Presenti per Padania Acque il presidente Cristian Chizzoli, l’amministratore delegato Alessandro Lanfranchi e il responsabile del laboratorio analisi Paolo Vicentini che, insieme all’Architetto progettista Maurizio Ori, hanno illustrato i dettagli degli interventi al vicepresidente della Provincia Giovanni Gagliardi e all’assessore alla Mobilità Sostenibile e Ambiente del comune di Cremona Simona Pasquali.
Il progetto consiste nell’ampliamento della struttura attualmente utilizzata, attraverso la realizzazione di nuovi spazi destinati a laboratori, uffici e servizi per il personale al fine di aumentarne la dotazione dei servizi e dell’equipaggiamento. Con questi lavori si intende migliorare l’assetto generale della struttura che oggi è inadeguata rispetto alle necessità: il laboratorio di Padania Acque, accreditato ACCREDIA dal 1999, ogni anno analizza 13.000 i campioni, per un totale di oltre 250 mila parametri esaminati in più di 2000 punti di controllo. Ma non solo: il laboratorio del gestore dell’idrico cremonese offre il proprio servizio di analisi ad alcune società del servizio idrico integrato facenti parte del network lombardo Water Alliance.
L’aumento di spazio disponibile nel laboratorio consentirà un utilizzo ottimale delle apparecchiature esistenti e l’installazione di nuovi strumenti necessari per il monitoraggio di nuovi inquinanti emergenti, così come definito dalla nuova Direttiva Europea 2020/2184 del 16/12/2020. Inoltre, la distribuzione interna degli spazi consentirà una maggiore segregazione delle attività di ricerca, senza interferenze da parte di personale esterno alla struttura. I nuovi locali adibiti alle prove saranno in totale sette e si potrà accedere agli stessi tramite un unico corridoio centrale.
Il progetto prevede l’utilizzo di materiali in sintonia con l’area circostante con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale: materiali composti da materie prime riutilizzabili, ampie vetrate che consentano un’illuminazione naturale e l’installazione di pannelli solari fotovoltaici per l’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili. Inoltre, si provvederà alla ripiantumazione di alcune alberature rimosse per far spazio al nuovo fabbricato in ampliamento e al mantenimento di un’area a prato che potrà essere utilizzata anche per eventuali spazi espositivi al l’aperto o iniziative per visite con scolaresche.
“Questo progetto, che viene realizzato nel comune di Cremona ma che sarà a beneficio dell’intera provincia, dimostra l’importanza della qualità e della sostenibilità per la nostra società – ha dichiarato l’Amministratore Delegato Lanfranchi. – Quella del laboratorio può sembrare un’attività marginale, invece è il cuore dell’impresa che ci permette di verificare e misurare la qualità delle acque e quindi indirettamente del nostro lavoro. Ma non solo: il laboratorio è un luogo in cui la ricerca e sviluppo possono concretamente formarsi anche in sinergia con le altre società associate in Water Alliance”.
“Il progetto si inserisce in una serie di investimenti nell’ambito della qualità del servizio e ci consentirà di avere a disposizione di un laboratorio avanzato come ulteriore garanzia per l’utenza – ha spiegato il presidente Chizzoli. – L’ampliamento del laboratorio non è da intendere solo come un incremento degli spazi adibiti alle analisi rispetto agli attuali, ma anche come un’implementazione di attrezzature e strumenti per ulteriori controlli sui campioni analizzati, in un’ottica di continua ricerca e sviluppo e per il raggiungimento di livelli di eccellenza nel settore”.
“Il progetto di ampliamento è stato realizzato a partire dalla progettazione interna tenendo conto delle esigenze della strumentazione e degli spazi necessari al suo utilizzo per il monitoraggio dei nostri impianti ma anche delle realtà esterne che si appoggiano al nostro laboratorio accreditato ACCREDIA – ha spiegato il responsabile del laboratorio analisi Vicentini. – Inoltre, la struttura sarà NZEB (Nearly Zero Energy Building) ovvero con una richiesta di consumo energetico vicina allo zero, nonostante la grande necessità di energia necessaria alle strumentazioni per funzionare”.
“Il connubio tra attenzione al sistema delle analisi delle acque, efficienza energetica e allineamento con il paesaggio circostante costituisce la base del progetto di ampliamento del laboratorio analisi di Padania Acque – ha aggiunto l’architetto Ori – La struttura prevede inoltre vetrate che trasferiscono il senso di trasparenza dei locali e delle operazioni aziendali, oltre che consentire la vista dello skyline della città di Cremona, un giardino didattico per le visite delle scuole e della comunità e un sistema di riciclo delle acque meteoriche”.
“Padania Acque sta diventando un’impresa d’avanguardia sul nostro territorio, come dimostrato da questo progetto dal quale emerge anche una particolare sensibilità a livello ambientale ed estetico di un’area a carattere industriale – ha affermato il vicepresidente della Provincia Gagliardi. – Anche in questo caso si dimostra la propensione alla collaborazione tra aziende, associazioni ed enti che noi cremonesi abbiamo praticamente ‘nel sangue’”.
“Padania Acque dimostra anche con questo progetto l’attenzione di un’azienda pubblica verso l’ambiente, grazie allo sviluppo sostenibile messo in atto in linea con il tema della transizione ecologica – ha sottolineato l’Assessore Pasquali. – Un’attenzione che viene trasmessa anche dai dettagli più marginali del progetto, come il prato che intende valorizzare la flora locale anche con fiori, ideali per la biodiversità e la tutela delle api”.