Cronaca

Trasporto scolastico, Pasquali:
"Competenza non del Comune"

Foto Sessa

Dopo l’intervento del consigliere Maria Vittoria Ceraso sul tema del trasporto pubblico in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico, arriva la risposta dell’assessore alla Mobilità Sostenibile, Simona Pasquali. “Va precisato innanzitutto che il trasporto degli studenti pendolari delle scuole secondarie di secondo grado non è un servizio dedicato, bensì un trasporto pubblico che trasferisce chiunque acquisti un documento di viaggio, inserendosi pertanto nel più ampio contesto del trasporto pubblico generale rispetto al quale intervengono vari soggetti con competenze diverse” evidenzia in una nota.

“Comprendo che prendersela con il Comune anche quando le sue possibilità d’intervento sono minime sia più facile, che può essere comodo per chi vuol fare polemica fine a sé stessa, ma questo non aiuta a risolvere i problemi: il tema trasporti richiede la collaborazione di diversi soggetti e credo sia necessario un chiarimento rispetto alle competenze di tutti ed è utile chiarire anche il quadro entro cui ci si muove.

La competenza del trasporto pubblico locale (TPL) sulle province di Cremona e di Mantova è dell’Agenzia del Trasporto Pubblico, soggetto costituito nel 2015 in forza di L.R. del 2012, che è diventato responsabile di tutti i vecchi contratti dei Comuni e delle Province di Cremona e Mantova e della città di Crema. E’ chiaro quindi che per quanto riguarda il trasporto extraurbano l’Ente di riferimento, che ha conferito il contratto nell’Agenzia, è la Provincia di Cremona.

I Comuni hanno solo una competenza urbana e, come è facile intuire, non possono investire denaro su corse che provengono dal mantovano, dal bresciano o semplicemente dalla provincia verso la città che ne è solo la destinazione.

Le competenze del Comune di Cremona si limitano al trasporto scolastico dedicato, gli scuolabus per la scuola dell’infanzia e le primarie, ai servizi scolastici per le secondarie di primo grado e alle navette di spostamento interno al territorio comunale delle scuole secondarie di secondo grado, nello specifico gli Istituti di Istruzione Superiore “J. Torriani” e “Stanga” che sono state aumentate, come già lo scorso anno, anche per via del doppio ingresso.

Per quanto riguarda i servizi scolastici, quest’anno è stato aggiunto un trasporto verso le scuole secondarie di primo grado “A. Campi” e e “M. G. Vida” e siamo pronti con un rinforzo, nel caso fosse necessario, per garantire le giuste capienze.

Alta è l’attenzione anche per quanto riguarda i tracciamenti Covid-19. Gli accompagnatori, su tutti i trasporti scolastici, assegnano una posizione allo studente e ne segnano ogni giorno la presenza in modo da rintracciare immediatamente, in caso di positività, chi era a bordo e chi si trovava vicino al positivo.

Ritornando sul trasporto extraurbano, per gli studenti delle superiori è istituito presso la Prefettura di Cremona un tavolo di coordinamento, a cui partecipano i soggetti previsti dal DPCM che sono i rappresentanti dell’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale, i rappresentanti della Provincia, dei dirigenti scolastici e dei Comuni interessati che, come è stato più volte detto anche in sede di riunione, erano presenti per garantire collaborazione sui controlli anti assembramento alle stazioni e alle fermate più importanti.

I trasporti verso Casalmaggiore e Crema non hanno avuto problemi perché per Casalmaggiore i numeri sono contenuti e per la direzione Crema l’Agenzia e il gestore hanno potuto recuperare autobus che prima della pandemia trasportavano lavoratori verso Milano che ora sono in smart working.

Il problema permane per il trasporto verso Cremona e, come ben spiegato nel documento operativo della Prefettura, l’Agenzia e il gestore hanno dichiarato di aver cercato autobus idonei al trasporto pubblico senza trovarne a sufficienza per aumentare le corse e talvolta raddoppiarle. Le fantasiose richieste di recuperare pulmini o mezzi amatoriali, non sono percorribili in quanto il trasporto pubblico ha standard di sicurezza e richiede caratteristiche molto diversi, sia per i mezzi che per gli autisti.

Credo che nessuno vorrebbe che il proprio figlio o la propria figlia viaggiasse su un pulmino, magari per due ore, che non rispetta gli standard del TPL, senza che qualcuno si assuma la responsabilità di trasferire minori su mezzi che non possono essere utilizzati per il trasporto pubblico, anche se gli stessi possono essere utilizzati tranquillamente per altri scopi. Si aggiunge inoltre il fatto che per raggiungere Cremona, rispetto agli altri bacini, ci sono corse molto lunghe, anche di un’ora e mezza, e non è pensabile utilizzare lo stesso mezzo per un secondo tragitto.

Il problema non è di facile soluzione non solo per Cremona ma anche per Mantova, Brescia, Bergamo, Milano, Monza, Como che si avvieranno al doppio turno.

Detto questo, il Comune non ha fatto solo da uditore, ma ha partecipato agli incontri per le proprie competenze: infatti, se non abbiamo voce per quanto riguarda il potenziamento dei mezzi, l’abbiamo come facilitatori e responsabili del coordinamento dei servizi nel nostro ambito territoriale, ruolo che stiamo svolgendo in collaborazione con le scuole. Quando poi gli studenti arrivano a Cremona, è competenza del Comune trasferirli a scuola. Già lo scorso anno erano state triplicate le navette per gli Istituto “J. Torriani” e “Stanga” e anche quest’anno seguiremo lo stesso percorso, pronti ad un potenziamento se necessario.

La decisione del periodo di sperimentazione è scaturita dal confronto tra i soggetti presenti al tavolo. Occorrerà ora concentrarsi sul monitoraggio, sulla rilevazione dei dati coordinandosi perché ciascuno è responsabile per le proprie competenze e, per quanto ci riguarda, non ci sottraiamo certo, consapevoli che la questione è complessa e che le polemiche strumentali lasciano il tempo che trovano”.

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