Ceraso: "Scuola, trasporti inadeguati,
che cosa ha fatto il Comune?"
"Tanti genitori, con grande senso di responsabilità e solidarietà, hanno scelto, non certo a cuor leggero, di vaccinare i propri figli sperando di poter garantire loro un percorso scolastico il più possibile normale dal punto di vista della socialità e dell'apprendimento. L'unico soggetto che non è stato in grado di dare una risposta adeguata rispetto alle esigenze del contesto pandemico è l'Agenzia del Trasporto Pubblico".
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Sull’inizio dell’anno scolastico con le incertezze legate ai trasporti pubblici, interviene la consigliera di Viva Cremona Maria Vittoria Ceraso, che rimprovera all’amministrazione comunale inefficienza sul tema. Ceraso parte da quanto le scuole hanno fatto: “La scuola si è organizzata per accogliere gli alunni mettendo in atto ogni misura necessaria a garantire lezioni in presenza al 100%. Obiettivo reso possibile anche grazie all’obbligo vaccinale per tutto il personale scolastico che ha richiesto ulteriori adempimenti a carico dei Presidi in termini di controllo del green pass.
Tanti genitori, con grande senso di responsabilità e solidarietà, hanno scelto, non certo a cuor leggero, di vaccinare i propri figli sperando di poter garantire loro un percorso scolastico il più possibile normale dal punto di vista della socialità e dell’apprendimento”.
“L’unico soggetto – continua la consigliera – che non è stato in grado di dare una risposta adeguata rispetto alle esigenze del contesto pandemico è l’Agenzia del Trasporto Pubblico locale che dopo un anno e mezzo di pandemia non è riuscito ad organizzarsi per garantire un trasporto in sicurezza all’80% della capienza. Eppure i Presidi hanno mandato dati e previsioni sulla provenienza degli alunni raccogliendo informazioni sui mezzi di trasporto utilizzati. Ma ad oggi il piano dei trasporti non c’è e alla richiesta dei Presidi di sapere quali sono le rotte più in difficoltà non c’è stata alcuna risposta se non la proposta degli ingressi scaglionati.
E solo per Cremona, perché per Crema e Casalmaggiore il problema lo hanno risolto garantendo un unico orario di entrata e uscita.
Tutto questo nel silenzio più assoluto dell’Amministrazione comunale che sul tema non ha preso alcuna posizione pubblica di supporto a favore di scuola e famiglie, né al tavolo prefettizio, al quale partecipa evidentemente come semplice uditore, né in altre sedi (nessuna commissione é stata convocata sul tema) nonostante un mandato preciso da parte di tutto il Consiglio Comunale che con l’ordine del giorno approvato il 18 dicembre scorso chiedeva a Sindaco e Giunta di presidiare il tema, chiedendo maggiori investimenti per i trasporti e tenendo costantemente aggiornato il Consiglio”.
L’attacco della consigliera di centrodestra rimprovera all’amministrazione di avere espresso solo una solidarietà di facciata agli studenti: “Forse non sono chiari all’Amministrazione quali sarebbero gli effetti delle entrate e uscite scaglionate in termini ad esempio di ordine pubblico (ragazzi in giro per la città senza alcun presidio in attesa dell’orario di ingresso a metà mattina) e qualità di vita dei nostri figli (un alunno che rientra a casa alle quattro del pomeriggio o alle cinque se abita fuori città in che modo potrà fare compiti e dedicarsi ad esempio allo sport già negato negli ultimi mesi a causa delle restrizioni covid? ). Non abbiamo forse Assessori con deleghe alla sicurezza, alla mobilità, alle politiche educative e alla cultura? E soprattutto non abbiamo un Sindaco che in quanto insegnante dovrebbe avere particolarmente a cuore il mondo della scuola? Possibile che tutti loro non abbiano nulla da dire in termini di proposte, idee, contributi sul tema trasporto pubblico locale nel momento in cui l’inerzia e l’inadeguatezza dello stesso potrebbe impattare in modo così negativo sulla ripresa di una vita “normale” tanto auspicata per i nostri ragazzi? A cosa è servito incontrare la Consulta degli Studenti, come ha fatto il Sindaco lo scorso marzo, ascoltare le loro proposte sul tema trasporti promettendo di analizzare con attenzione le criticità per trovare possibili soluzioni o scendere in piazza con il gruppo di genitori Priorità alla Scuola per portare la solidarietà dell’Amministrazione se poi non si agisce di conseguenza?”.
Infine: “I nostri ragazzi meritano molto di più di questa solidarietà di facciata. Meritano che ai tavoli dove si discute e si decide l’organizzazione dell’anno scolastico Sindaco e Assessori siano degni della fiducia che tanti ragazzi e famiglie hanno riposto in loro supportando i Presidi che stanno dimostrando oggi più che mai quanto hanno a cuore il benessere degli alunni”.