Cronaca

TedX Cremona, idee e connessione
in un Ponchielli sold out

Foto Sessa

Un sold out da circa 300 spettatori, un team completo di 14 persone e tantissimi giovani volontari, sono solo i numeri di una macchina organizzativa che è il cuore pulsante del primo tedx Cremona “tutto è connesso”.

Ad aprire l’evento un’esibizione di un quartetto di viole del conservatorio di Cremona, che hanno suonato due componimenti, seguito dalla proiezione in lingua inglese del progetto TedX in tutto il globo.

Ha preso poi parola l’organizzatore Andrea Mattioli che ha voluto rimarcare il profondo legame tra la musica e Cremona. Sul palco poi si è aggiunto il presentatore Andrea Marchesi che ha ufficialmente dato il via alla prima fase del TedX Cremona, aperta con Andrea Geremica che ha parlato di innovazione sostenibile ponendo l’attenzione sil bisogno di rallentare per imparare meglio come diventare sostenibili e “trovare velocemente una sostenibilità lenta”.

Dopo Geremica hanno parlato tre delle cinque donne presenti per una prima parte tutta al femminile: Paola Liberace, Chiara Della Libera, Lorella Carimali.
Liberace ha parlato di apprendimento e della cura con cui bisogna farlo: “È necessario che le competenze necessarie alla fine ci un percorso siano effettivamente quelle richieste e non che vadano aggiunte alla fine di un percorso”.

Chiara Della Libera esperta di Neuroscienze cognitive ha spiegato il funzionamento dell’attenzione visiva e di come questa possa essere prevedibile e manipolabile anche nel campo della comunicazione.

A cosa serve la matematica? Ha provato a rispondere Lorella Carimali, docente universitaria di matematica e fisica: “la matematica è un ponte tra le discipline fisiche /tecniche e quelle umanistiche perché utilizza la logica, immagina e descrive mondi possibili”.

Yvan Sagnet ha inaugurato la seconda sessione, dopo una breve pausa che ha permesso al pubblico di riposarsi 20 minuti, parlando della sua esperienza come bracciante nei campi di pomodori che ha dato poi inizio alla legge sul caporalato.

Sul tema della cybersecurity è intervenuto Ernesto Damiani che ha parlato di dati e di contagio in periodo corona virus.
Da un suo progetto è stato sviluppato un modello di mobilità simulato che porta a capire la portata del contagio tramite la trasmissione dei dati.

Alberto Cavallari ha invece parlato della sua esperienza come pendolare che ha combattuto la noia dei viaggi da pendolare disegnando su un taccuino i passeggeri davanti a lui: “Il conto odierno è di 715 disegni in 9 taccuini e un iPad. Lo smartphone ci chiude talmente tanto dandoci l’idea di essere ioerconnessi con il mondo, ma non ci accorgiamo che davanti a noi un individuo ci sta ritraendo su un taccuino”.

L’ultimo speaker, Bruna Nava, ha parlato del bisogno di sentirci connessi tra noi per far sì che questo di faccia sentire più accettati.

Lena Yokoyama ha chiuso l’evento con una esibizione dal vivo: “La musica mi aiuta esprimermi in modo universale”. Il finale perfetto per la città dei violìni e della musica.

9 speaker per 3 ore di durata, ognuno con la propria esperienza e conoscenza a disposizione del pubblico. Tutti gli interventi hanno avuto una durata tra i 10 e 15 minuti permettendo così all’attenzione di non calare.

Gabriella Greison, purtroppo è l’assente dell’evento per motivi personali, riducendo così il numero degli speaker di uno.
Ogni spettatore ha ricevuto una shopping bag customizzara tedx contenente dei gadget forniti dagli sponsor, una bottiglietta d’acqua e il programma della serata.

Lorenzo Scaratti

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