Ambiente

Dall'Istat (indice Bes) nuova conferma:
Cremona tra le città più inquinate da Pm2,5

Dall’aggiornamento annuale del “Benessere equo e sostenibile dei territori” emerge un’altraconferma della pessima qualità dell’aria nel bacino padano e quindi della zona cremonese. Lo rileva l’Istat che ha pubblicato l’aggiornamento del sistema di indicatori che tiene conto dei fattori ambientali, oltre che economici e sociali, che determinano la qualità della vita nei capoluoghi e nelle province.

“Nel 2019 – scrive l’Istat –  le maggiori concentrazioni medie annuali di PM2,5 si registrano al Nord, nei capoluoghi delle province presenti nel bacino Padano, in particolare Cremona, Vicenza e Padova (26 µg/m³), Brescia e Venezia (25 µg/m³). Tra i capoluoghi del Mezzogiorno il valore più alto è ad Andria (24 µg/m³), al Centro il massimo è a Rieti, con 20 µg/m³. Le concentrazioni medie annuali più basse in assoluto si registrano a Salerno e Sassari (6 µg/m³)”.

“Tra il 2013 e il 2019 si rileva comunque una leggera riduzione delle concentrazioni medie annuali in diversi capoluoghi di provincia, anche se molti risultano ancora su valori elevati. In particolare, dal 2015 in poi il valore limite per il PM2,5 non è stato rispettato in diverse città della pianura Padana”, osserva ancora l’Istat.

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