Cronaca

Incrociatello, il Tar dà
ragione alla Corazzi

Il tar di Brescia ha accolto il ricorso della società Corazzi Fibre, che ha sede a Cremona, in via Milano. Il ricorso era stato fatto contro il il Comune di Cremona e contro la società Incrociatello, per l’annullamento della delibera che approvava l’adozione del piano attuativo di iniziativa privata che riguardava la costruzione di una zona residenziale vicino all’industria.

In quel luogo era prevista la costruzione di palazzine fino ad un massimo di sette piani, e una piazza attorno alla quale avrebbero dovuto svilupparsi un centro direzionale e negozi di vicinato. Una delibera  che risale ai tempi dell’amministrazione Perri quando assessore all’urbanistica era Carlo Malvezzi.

L’industria aveva fatto ricorso al Tar per tutta una serie di motivi, tra cui la limitazione per l’espansione di un’azienda di dimensioni internazionali, oltre ad alcune problematiche riguardanti i collegamenti viari e il mantenimento dell’organizzazione aziendale esterna e interna.

A distanza di 7 anni, con un piano attuativo che scadrà nel 2023, oltre al fatto che non è mai stata firmata né approvata la convenzione urbanistica tra Comune e soggetto attuatore per avviare il percorso, difficilmente dopo uno stop cosi lungo avrebbe potuta essere  realizzata una zona residenziale con anche negozi di vicinato. 

Pochi anni e il piano attuativo scadrà dunque tutto tornerà nel pgt, dopodichè si potranno rivedere le destinazioni di quest’area.

Silvia Galli

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