Tariffa puntuale, corsa a ritiro sacchi,
ma ancora molti dubbi su condomini
Lunghe file di persone nella mattinata di lunedì hanno affollato piazza Stradivari per la corsa al ritiro dei sacchetti dotati di tag, che serviranno per la raccolta del secco nell’ambito della tariffa puntuale, pronta a partire in via sperimentale il 1 settembre.
Molti coloro che hanno aspettato l’ultimo momento per recuperare il materiale necessario, e ancora numerose le perplessità, soprattutto per chi vive nei condomini. La preoccupazione maggiore, come spiega l’amministratore Paolo Agosti, riguarda le dimensioni dei sacchi, da 60 litri: “Vi sono appartamenti in cui vivono persone sole, per le quali arrivare a riempire un sacco così grande diventa difficile, con il rischio di doverlo tenere in casa a lungo”.
Problema che diventa ancora più pressante per chi non dispone di un balcone o di un terrazzino esterno in cui stoccarlo, e si trova quindi costretto a tenere i rifiuti in casa. “Sicuramente – continua Agosti – con un sacco più piccolo vi sarebbero meno difficoltà”.
Per quanto riguarda invece l’esposizione dei sacchi pieni, sembra che non si riscontrino particolari problemi, sebbene molte siano le richieste di informazione da parte dei residenti. Sempre secondo l’amministratore, infatti, “molti condomini hanno un locale rifiuti, dove ogni condomino posizionerà il proprio sacco, che verrà poi portato via dall’azienda incaricata”.
Laddove invece tale spazio riservato non vi sia, vale la regola dell’esposizione all’esterno in determinati giorni e orari, come per tutte le altre tipologie di rifiuto da differenziare. “Il consiglio dell’azienda è quello di riempire i sacchi completamente” conclude Agosti, “in quanto esporlo mezzo vuoto porta al rischio di spendere di più”.
LaBos