Suore della Beata Vergine, la
casa di Sestri apre a 18 afgani
Una e-mail e le Suore della Beata Vergine di Cremona sono coinvolte nella grande storia di disperazione e di amore che oggi attraversa il mondo. Mittente è una ex alunna ligure della scuola materna che ricorda alla perfezione la casa dell’Istituto a Sestri Levante, quella dove molti degli alunni cremonesi hanno trascorso le vacanze estive in tempi no-covid. La richiesta è quella di mettere a disposizione la struttura per dare ospitalità a un gruppo di diciotto afgani in fuga dal loro Paese.
Concitazione, ricordi, immagini affollano la mente delle religiose di via Cavallotti. Sguardi interrogativi… ma in breve tempo la decisione è presa.
La mail è del 25 agosto; il 26 agosto la risposta positiva; il 27 agosto il viaggio al mare per la consegna delle chiavi e far trovare tutto pronto per le 23, ora dell’arrivo dei profughi.
«Non abbiamo fatto lunghe e aride riflessioni – raccontano le suore della Beata Vergine dall’istituto di via Cavallotti – ci siamo lasciate trasportare dal cuore pensando anche ai figlioletti di quelle famiglie e soprattutto alla bimba nata da due giorni. Siamo felici di aver compiuto questo gesto d’amore che certamente comporta qualche rinuncia da parte nostra… ma in compenso la casa risuonerà delle voci e delle risa dei bambini e questo ci basta». «E soprattutto – concludono le religiose – senza scordare la Parola: “Quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a Me” (Mt. 25,46)». E concludono: «La felicità della condivisione abita il nostro cuore e i nostri giorni».