Cronaca

Concerti in piazza del Comune, gli
esercenti protestano per la chiusura

Il concerto di Willy Peyote, venerdì 3, il giorno seguente quello con Francesca Michielin nell’ambito del progetto Back to School, e infine Francesco de Gregori, martedì 7 settembre: 3 serate che ridanno vita al centro storico di Cremona, ma che vedono la protesta degli esercenti limitrofi, costretti a rinunciare ai plateatici per motivi di sicurezza.

Tanto che c’è chi decide addirittura di tenere chiuso per non rischiare di avere più costi che guadagni. Come i titolari del Bar Gelateria Pierrot: “Dalle 18, 18.30 del pomeriggio ci viene chiusa l’area, perciò saltiamo tutti gli aperitivi e tutta la serata, con un danno di 7-8 ore di lavoro, moltiplicato per tre giorni” protesta Alessandro Volta.

“Direi che, dopo tutto quello che è successo, con i sei mesi di chiusura, le limitazioni e i ristori irrisori, questa è una mazzata. Tra l’altro quest’anno i due dei tre concerti cadono nel weekend, il che aggrava la situazione. Almeno due anni fa erano stati infrasettimanali” .

“Prego per il futuro, perché ormai per quest’anno non cambierà nulla, di tener conto di questa situazione” prosegue Volta. “Abbiamo dei dipendenti, il lavoro è la nostra vita, teniamo viva Cremona anche quando gli altri sono in vacanza e non trovo corretto organizzare delle manifestazioni che penalizzano chi lavora in piazza”.

Non è tutto: “abbiamo saputo delle chiusure l’altro ieri, quando il vigile di turno è arrivato con l’ordinanza” conclude Volta. “Non siamo stati avvisati per tempo per poterci organizzare. E non veniamo, di proposito credo, invitati ai tavoli delle decisioni perché sanno che faremmo muro di gomma. Oltretutto con 400 spettatori, e massimo 800, chiudono per una questione di vie di fuga, quando normalmente noi in una serata facciamo girare 1000, 1200 persone, e le vie di fuga sono sempre quelle”.

Nicoletta Tosato

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