Stop allagamenti, l'Ato convoca
Comuni, consorzi, Padania Acque
Stop agli allagamenti nei nostri paesi. È l’obiettivo a cui sta lavorando Stefano Belli Franzini, presidente dell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) e sindaco di Gussola, per impedire il ripetersi dei gravi disagi accaduti anche recentemente, dopo le brevi ma intense precipitazioni di metà luglio. “Il primo passo da compiere – spiega Belli Franzini – è mettere a un unico tavolo i diversi attori che si occupano della gestione delle acque nelle sue diverse declinazioni”. Non solo, quindi, chi pianifica e gestisce la rete fognaria nei comuni, cioè ATO e Padania Acque, ma anche chi si occupa del cosiddetto reticolo idrografico superficiale, formato dagli innumerevoli corsi d’acqua che corrono lungo tutto il territorio provinciale. “Il punto – osserva Belli Franzini – è far interagire queste due realtà con maggior efficienza, soprattutto in caso di eventi climatici di intensità eccezionale. Il confronto stretto e costante tra soggetti diversi che si occupano di acque è l’unica via per dare maggior tenuta al nostro sistema idraulico e idrologico”.
Ecco perché, in questi giorni d’agosto, gli uffici di Corso Vittorio Emanuele a Cremona, sede dell’ATO, sono al lavoro per l’istituzione di un Tavolo permanente che ha proprio l’obiettivo di prevenire danni e difficoltà verificatisi fin qui troppo spesso. Invitati al Tavolo, i Consorzi che agiscono in provincia di Cremona (Consorzio Dugali, Consorzio Navarolo Agro Cremonese Mantovano, Consorzio Irrigazioni Cremonesi), il presidente della Conferenza dei Comuni, Michel Marchi, primo cittadino di Gerre de’ Caprioli, che rappresenterà le amministrazioni locali, oltre naturalmente a Padania Acque, alla Prefettura, ad AIPO, a Regione Lombardia (Direzione Generale Territorio e Protezione Civile) e al Presidente della Provincia di Cremona, già dettosi disponibile a ospitare l’iniziativa in via istituzionale, lasciandone all’ATO il coordinamento e la regia tecnica.
L’obiettivo è fissare la prima convocazione entro metà settembre. “I nodi sul tavolo vanno affrontati in fretta e insieme”, ripete Belli Franzini. Che tiene a ribadire il carattere strutturale dell’iniziativa. “Il Tavolo dovrà essere permanente e credo segnerà una indicazione di marcia utile anche ad altri territori della Lombardia. Siamo probabilmente i primi, in regione, a istituire una rete di soggetti che si occupano di acque con differenti competenze, consentendoci così, auspicabilmente, di attrarre finanziamenti di varia natura che reinvestiremo proprio sull’efficientamento delle nostre reti. È un passo che non possiamo più rimandare. C’è in gioco la tutela dei cittadini, per il bene dei quali dobbiamo operare, e la tutela di tutto l’ambiente”.