Cronaca

Il dramma dell'Afghanistan nel racconto
di un rifugiato sul cremonese

Servizio di Giovanni Palisto

C’è preoccupazione tra gli Afghani presenti in Italia, che in madrepatria hanno ancora i famigliari. Come nel caso di Roullah, moglie e due figli, residente in un paese del casalasco dal 2009. Lavora con le associazioni che si occupano proprio di profughi e rifugiati. E’ di religione sciita, odiata dai Talebani che hanno proclamato il nuovo emirato islamico, e teme per il futuro dei due fratelli più giovani rimasti in Afghanistan.

“Per fortuna li posso sentire al telefono anche se non sempre si sente bene; sono studenti in medicina purtroppo non so se riusciranno a finire”.

“Non credo per nulla che i talebani saranno più comprensivi come pare in queste ore; vogliono solo avere la fiducia dell’Europa e del mondo e poi dopo cominceranno”, afferma. “Tutti parlano di Kabul, ma del resto dell’Afghanistan nessuno se ne occupa.” E quanto alle giustificazioni del presidente Usa Biden: “Vuole solo scappare dalle sua responsabilità”.

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