Cronaca

Trovato morto nel bresciano il
40enne cremonese scomparso

Il cadavere dell'uomo, Luca Storti, originario di Casalmaggiore, deceduto molto probabilmente già da un paio di giorni, è stato individuato con l'aiuto di un drone a Manerbio in un campo

Foto di repertorio

Era sparito da domenica, ma il suo corpo è stato rinvenuto oggi, privo di vita in un campo di grano a Manerbio: tragica fine per un 40enne cremonese, originario di Casalmaggiore e da qualche tempo residente a Pontevico, dove era da poco uscito da un percorso riabilitativo nella comunità di recupero gestita dalla Cooperativa di Bessimo. Il cadavere di Luca Storti, deceduto molto probabilmente già da un paio di giorni, è stato individuato con l’aiuto di un drone dei vigili del fuoco in un campo della cascina Fedrizze, dove ieri era stata trovata la sua vettura.

A dare l’allarme era stata la fidanzata dell’uomo, che da domenica non lo aveva più visto. Segnalazioni anche dagli amici e dagli operatori della comunità. La fidanzata e alcuni conoscenti hanno riferito ai carabinieri di Verolanuova guidati dal maggiore Tedros Christian Comitti, comandante di Compagnia, che qualche giorno prima avevano ricevuto dall’uomo strani messaggi di saluti. Un particolare, questo, che alla luce di quanto accaduto hanno indotto gli inquirenti a considerare come più probabile l’ipotesi che Luca possa essersi tolto la vita. Non è escluso, però, che l’uomo possa anche essere stato vittima di un malore. Sul corpo verrà certamente disposta l’autopsia che chiarirà le cause del decesso.

Sul luogo del ritrovamento sono intervenuti anche i militari della stazione di Manerbio e i vigili del fuoco di Verolanuova e Brescia. 

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