Qualità dell'abitare, 15 milioni
per il Quartiere Po
Il Comune di Cremona ha ottenuto 15 milioni di euro per la riqualificazione del quartiere Po, nell’ambito del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’abitare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nei prossimi anni partirà dunque un progetto imponente di rigenerazione urbana. Ad annunciarlo il vicesindaco Andrea Virgilio.
Il Programma, promosso per concorrere alla riduzione del disagio abitativo, con particolare riferimento alle periferie, è finalizzato a riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale, a rigenerare il tessuto socio-economico, a migliorare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici infine a migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini.
Gli interventi previsti nel progetto riguardano diversi ambiti, a partire dagli edifici pubblici, come i complessi residenziali di via Vecchia e di via Valdipado, con la riqualificazione distributiva ed energetica, installazione di impianto fotovoltaico e l’eliminazione delle barriere architettoniche. L’edificio scolastico “Martiri della Libertà”, con la demolizione dell’attuale e la realizzazione del Nuovo Polo per l’Infanzia, adottando le migliori tecnologie ecologiche strutturali e impiantistiche per realizzare un edificio Nearly Zero Energy Building (NZEB), ovvero un edificio ad elevata efficienza energetica.
Nella fornace Frazzi, nel forno piccolo è previsto il collocamento del laboratorio del cotto, con un suo spazio espositivo che ha una forte attinenza con il complesso, mentre nel forno grande si collocherà nella galleria di cottura uno spazio espositivo legata al cinema e alla fotografia, saranno poi ricavati alcuni locali nel portico esterno in lato Coop da destinare ad associazioni o laboratori sociali, prevista inoltre la sostituzione dell’attuale copertura provvisoria in lamiera per creare una terrazza di socializzazione, infine previsto il recupero e la messa in sicurezza della porzione di edificio a due piani.
Nel complesso sportivo al Po prevista la riqualificazione della pista ciclabile, della recinzione, il rifacimento della palazzina spogliatoi campo di calcio e pattinaggio, la sistemazione del piazzale Azzurri d’Italia, la sistemazione dei vialetti interni, della struttura portante in legno e del manto di copertura, l’ installazione di impianto fotovoltaico, una nuova pista di Skate-Park, l’installazione di un impianto di videosorveglianza a copertura del complesso sportivo e del piazzale di parcheggio, nuova palazzina spogliatoi per il tennis ed interventi al parco arboreo.
Nell’ambito delle infrastrutture viarie e spazi pubblici il progetto contempla per via Monviso, la riqualificazione del sistema di raccolta delle acque meteorologiche e la realizzazione di vasche di laminazione e sub-dispersione, per risolvere il problema dell’allagamento. Nelle vie Ciria e Trebbia l’ inserimento della rotatoria all’intersezione, con lo scopo di mitigare la velocità veicolare.
Riprogettata l’attuale intersezione di largo Moreni: all’intersezione di via del Porto con via Portinari del Po previsto l’inserimento di una nuova aiuola spartitraffico (con all’interno la cabina elettrica)per migliorare la sicurezza, inoltre sarà riqualificato il tratto di strada che collega largo Moreni al ponte sul Po.
Via del Porto e largo Marinai d’Italia saranno riqualificati inserendo una rotatoria all’intersezione di via del Porto con Largo Marinai d’Italia, collegando il tratto di pista ciclabile di via del Porto con il Lungo Po Europa, recuperando una porzione di carreggiata a confine con la recinzione della società canottieri Baldesio per convertirla in pista ciclabile protetta.
Il terzo ambito interessa la riqualificazione delle aree verdi di Lungo Po Europa, Parco Iginio Sartori e Parco Ugo Tognazzi. Le zone sono distribuite principalmente nel settore sud della città all’interno del tessuto urbano consolidato ad eccezione di uno spazio in prossimità del fiume Po.
Queste aree si collocano in un quartiere a prevalenza residenziale, nato nel primo dopoguerra quale prosecuzione tra il centro storico e l’asta del fiume. Tra gli anni ’70 e fine anni ’80, a seguito di massicci interventi di edificazione, viene dotato di alcuni spazi pubblici. Le dimensioni e relative dislocazioni sono conseguenza di mere allocazioni degli standard urbanistici e non di una effettiva e contestualizzata pianificazione. L’obiettivo è ricomporre un puzzle frammentato di zone che presentano funzioni proprie anche più volte ripetute in un ristretto ambito di influenza. Gli interventi in programma pongono l’attenzione anche alle grandi tematiche sui cambiamenti climatici e in particolare sul consumo di suolo.
“Nei prossimi mesi sarà dunque fondamentale confrontarci con i cittadini soprattutto rispetto ad alcuni contesti che verranno riqualificati”, ha commentato Virgilio che ha aggiunto: “Dopo un investimento importante su palazzo Affaitati, dopo il consolidamento del Polo Tecnologico, dopo l’Università di Santa Monica, l’avvio del progetto di riqualificazione della ex caserma Manfredini e di un comparto del centro storico strategico e in profonda trasformazione, dopo il finanziamento di Palazzo Grasselli e l’apertura dei cantiere per il bando periferie di San Felice, arriva dunque un’altra bellissima notizia per Cremona”.
“La città si trasforma – ha concluso il vicesindaco -, deve farlo con attenzione alla valorizzazione di quei luoghi che offrono identità e appartenenza. Lo deve fare rispettando il passato ma con un approccio innovativo, sostenendo l’iniziativa privata e imprenditoriale e promuovendo progetti di qualità per ottenere quelle risorse straordinarie in grado di riqualificare il patrimonio pubblico e le aree verdi, lo deve fare con uno sguardo alle fragilità sociali soprattutto in questa fase incerta per tante famiglie.Un ringraziamento al nostro sindaco, ai colleghi di giunta e ai diversi settori dell’ente, perché è stato fatto un gran bel lavoro di squadra”.