Politica

Elezioni, a Pizzighettone opposizioni
insieme. Subito sul tavolo il "Mazza"

Iniziano a prendere forma a Pizzighettone gli schieramenti in vista delle Amministrative del prossimo autunno. In una serata organizzata al centro culturale del borgo, sono stati svelati nome e simbolo della prima coalizione che correrà alle prossime elezioni. Si tratta della lista civica “Insieme si cambia Pizzighettone”, che raccoglie il circolo locale del Pd e le liste civiche Cittadini Protagonisti (all’opposizione durante l’amministrazione guidata dal sindaco Luca Moggi) e Pizzighettone al Centro (fuoriuscita dalla Maggioranza durante il quinquennio).

Presenti Elisa Mancinelli (segretario del circolo pizzighettonese del Pd), Giancarlo Bissolotti (capogruppo consiliare di CP) e Marcello Melicchio (coordinatore di PaC) che hanno sottolineato come, prima di compiere la scelta di presentarsi insieme, il confronto tra loro sia “andata avanti da oltre un anno”.

Il simbolo, hanno spiegato, “rappresenta 4 mani: le nostre tre e quella di Pizzighettone”. Sempre nel logo, citate anche le frazioni di Ferie, Gera, Regona e Roggione per richiamare l’impegno a non dimenticarsi di loro. Ancora massimo riserbo, invece, sul nome candidato sindaco.

La serata è stata anche l’occasione per tenere il primo di una serie di incontri aperti alla cittadinanza in cui discutere dei problemi del borgo e ascoltare le istanze dei cittadini. I prossimi in programma si concentreranno sulle frazioni (“Regona dimenticata”, mercoledì 28 luglio a Regona) e sulla questione delle aree demaniali (mercoledì 4 agosto nella casamatta numero 1).

Oggetto della prima serata, invece, la questione relativa all’Opera Pia Luigi Mazza che versa in condizioni critiche e per cui si parla di un “inglobamento” da parte della Fondazione Vismara di San Bassano.

Per Bissolotti quella legata al Mazza è stata “una carognata fatta sulla pelle dei pizzighettonesi”. “Il Mazza – ha spiegato – è un bene comune, un patrimonio di tutti dove bisognerebbe togliersi la casacca politica: invece qui hanno messo il cappotto e nascosto tutto”. Per il leader di CP si tratta di una “delle pagine più nere della storia di Pizzighettone”.

“Il Mazza – ha aggiunto Mancinelli – lo abbiamo a cuore: speriamo che per i lavoratori la situazione possa risolversi bene. La nostra prospettiva è che Pizzighettone possa continuare a vivere a fare riferimento al suo presidio che è stato tanto importante e che vorremmo continuasse a essere tale”.

Per Melicchio, che soprattutto sul Mazza ha consumato la rottura con l’amministrazione Moggi, “ora bisogna trovare la strada migliore per salvarlo, se sarà il Vismara ben venga”, ma si chiede: “Perché il sindaco ha detto ‘No’ ai privati? All’epoca del rifiuto c’erano sul piatto bei soldi, ora siamo nella situazione che lo potremmo regalare dovendo anche dire grazie”.

Proprio sulla gestione della Fondazione Mazza, Bissolotti ha attaccato: “Lo statuto prevede che 3 consiglieri del Cda siano di nomina comunale: credo però sia inopportuno che tutti siano stati indicati dalla maggioranza”. “Il sindaco – ha aggiunto – non poteva non sapere” in che situazione fosse la Fondazione.

Nel corso della serata sono intervenuti diversi cittadini, tra cui alcuni dipendenti della struttura e l’ex presidente della Fondazione, Egidio Sinelli.

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