Politica

Anche l’Udc in campo per la
raccolta firme sui referendum

Anche l’Udc scende in campo per i referendum sulla giustizia: 6 quesiti che vanno dalla riforma del Csm alla separazione delle carriere per i magistrati, fino all’abolizione del decreto Severino sulla decadenza dei sindaci e amministratori locali condannati anche in via non definitiva.

“Sono più di trent’anni che attendiamo una vera riforma della Giustizia senza vederne mai il traguardo”, ha commentato Giuseppe Trespidi, segretario provinciale Udc. “Solo tappe sovente inconcludenti. Una Giustizia non giusta, ‘cattiva’, delegittima il sistema-paese e lo discredita non solo nei confronti dei cittadini, ma anche nei rapporti con i partners europei e mondiali. Pensiamo che sulla Giustizia sia arrivato il tempo di affidare al popolo sovrano il diritto di esprimersi rafforzando contemporaneamente il rapporto di fiducia tra magistrati e cittadini. L’Udc aderisce con convinzione a questi referendum perché non sono contro qualcuno, ma pro: pro Giustizia”.

“Il degrado che ha raggiunto il terzo potere costituzionale”, ha proseguito Trespidi, “esige una visione molto più ampia e lungimirante insieme ad un maggiore impegno da parte della Politica. L’esternazione della volontà di riformare il potere giudiziario, per via legislativa ordinaria, appare come ‘una necessità’ da affrontare più per dovere d’ufficio presentando, in tal modo, più di un elemento di scarsa attendibilità. Riteniamo che la chiamata al voto sui referendum del corpo elettorale sulla modifica della legge possa costituire un ottimo deterrente al continuo chiacchiericcio”.

Per la raccolta delle firme, l’Udc parteciperà ai tavoli insieme ai promotori e invita i cittadini e simpatizzanti a sottoscrivere i referendum ai tavoli oppure nel proprio Comune di residenza.

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