Contributi dello Stato alle imprese,
Fi: "Da giunta un anno di ritardo"
La Giunta comunale ha approvato bando pubblico “Ristori 2021” per la concessione di contributi a ristoro dei danni causati dall’emergenza Covid-19 a favore delle imprese. A dirlo sono i consiglieri comunali di Forza Italia Carlo Malvezzi, Federico Fasani e Saverio Simi. “In apparenza una buona notizia” commentano, puntando però il dito contro la Giunta.
“In realtà le risorse di cui parliamo sono state stanziate dal Governo Nazionale nel lontano Luglio del 2020 per sostenere la faticosa ripartenza delle nostre imprese tanto provate dall’emergenza Covid” scrivono i forzisti in una nota. “Per ben 12 mesi la Giunta di Cremona ha trattenuto nelle proprie casse, senza alcuna valida ragione, i 600.000 euro che lo Stato ha trasferito come aiuto concreto e immediato alle nostre imprese. Da sottolineare il fatto che tra i contributi destinati alle imprese non c’è neppure un euro stanziato dal Comune che si limita a distribuire tardivamente ciò che è arrivato dallo Stato.
Un vergognoso e imperdonabile ritardo, che segna plasticamente la distanza che esiste tra chi amministra la città e chi, rischiando quotidianamente i propri capitali e i propri talenti, genera ricchezza per le proprie famiglie e per tutta la comunità.
Un ritardo solo apparentemente motivato dalla prudenza di far tornare i conti del bilancio comunale, ma che in realtà nasconde pavidità e una mentalità totalmente autoreferenziale e incapace di immedesimarsi con i drammi di chi vive del proprio lavoro.
La delibera assunta oggi dalla Giunta Comunale ha anche il sapore amaro della beffa. Infatti l’atto in discussione riguarda solo l’approvazione del bando “Ristori 2021”. Le imprese che intendono accedere al contributo dello Stato (parliamo comunque di poche centinaia di euro) dovranno presentare la domanda e attendere l’istruttoria dell’Amministrazione Comunale. L’erogazione del contributo avverrà, con calma, presumibilmente alla fine di settembre, con un ritardo di 14 mesi rispetto allo stanziamento del Governo Nazionale, con buona pace dei nostri imprenditori trattati da sudditi”.