Cronaca

Contributi centri estivi, "esiti iniqui
tra Comuni": Piloni presenta mozione

Anomalie nella distribuzione dei contributi per i centri estivi da parte della Regione agli enti locali sulla base del bando “Estate insieme”. Dopo una prima richiesta di accesso agli atti, ora c’è anche una mozione presentata dal consigliere regionale Matteo Piloni per impegnare presidente Fontana e Giunta a “verificare che non vi siano state anomalie anche nella seconda procedura di assegnazione e a rimodulare le assegnazioni in modo da coprire tutte le domande ammesse e non finanziate, prevedendo eventualmente ulteriori fondi e introducendo criteri di equità rispetto alla platea dei potenziali destinatari e alle dimensioni dei singoli comuni”.

Eclatante l’esempio fornito da Piloni: al Comune di Cremona sono stati assegnati 190mila euro, quindi 18,91 euro pro capite (assumendo come base i potenziali destinatari della fascia d’età 0 – 17 anni); al Comune di Ambivere, in provincia di Bergamo sono andati invece 180mila euro, ma per una popolazione destinataria nettamente inferiore, tanto che la quota pro capite è di 483,87 euro.

“Esiti abnormi ed iniqui”, si legge nella mozione, anche prescindendo dalle “modalità e dai problemi informatici nell’assegnazione”.

“La Regione deve delle spiegazioni ai comuni e alle famiglie sullo scandalo del bando per i centri estivi. La solita Aria Spa ha commesso errori che hanno portato alla cancellazione di un primo bando e all’apertura di un secondo che è andato esaurito in pochi minuti, con diversi comuni che erano tra i primi nel primo bando e che non sono risultati inclusi nel secondo, con malfunzionamenti che ne hanno esclusi o rallentati altri e 523, che sono rimasti fuori dalla lista dei beneficiati. Non solo, ci sono comuni piccoli che hanno preso finanziamenti per centinaia di migliaia di euro, mentre a comuni grandi sono stati assegnati pochi spiccioli se parametrati al numero di ragazzi iscritti ai centri estivi. Insomma, un pasticcio, ai danni dei comuni, degli oratori, di chi ha organizzato e ormai quasi concluso i centri estivi, dove quattro su cinque richiedenti sono rimasti fuori. Le risorse vanno utilizzate meglio e a vantaggio di tutti, i pasticci di Aria sono ormai intollerabili”, ha ribadito Piloni.

In segno di protesta, tutti i consiglieri democratici hanno elevato in Aula cartelli con scritto: “Bando ritirato, bando riaperto, Giunta Fontana = Caos”, “vaccini, prenotazioni, centri estivi: tutto per Aria!”, “bando centri estivi, nuovo disastro di Aria Spa”.

Il primo bando “Estate insieme” era rimasto aperto dal 31 maggio al 10 giugno, ma i problemi, che si erano riscontrati fin da subito, sono stati segnalati solo l’11 giugno, a seguito di una richiesta di accesso agli atti dello stesso Piloni.

Il secondo bando era rimasto aperto tra le ore 12.00 del 21 giugno e le ore 12.00 del 24 giugno scorso e delle 678 domande che sono state ripresentate, 136 sono risultate ammesse e finanziate integralmente, 10 risultano finanziate con i residui delle quote di premialità che non è stato possibile attribuire alle precedenti, ben 523 sono le domande ammesse, ma non finanziate per esaurimento risorse e 9, infine, le domande non ammesse. “Le domande finanziate – sostiene Piloni –  sono quelle presentate nei primi 19 minuti di apertura dei termini di presentazione. Chissà se chi si era aggiudicato un posto la prima volta se lo è aggiudicato anche la seconda? E chi può dirlo? Tutto a discrezione di Regione Lombardia”.

“E anche questa volta, forse – sottolinea il consigliere dem – qualcosa non ha funzionato, dal momento che molti comuni hanno lamentato gli stessi problemi riscontrati la volta scorsa nel sistema, durante il caricamento della domanda”. gb

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