Farmaci letali, per il medico
Mosca chiesto rinvio a giudizio
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La procura di Brescia ha chiesto il rinvio a giudizio per Carlo Mosca, ex primario del pronto soccorso dell’ospedale di Montichiari originario di Persico Dosimo arrestato lo scorso gennaio con l’accusa di omicidio volontario per aver somministrato farmaci, risultati letali, a due pazienti affetti da Covid. Il medico, ora sospeso, è ancora agli arresti domiciliari, dopo il no alla libertà del gip, del tribunale del Riesame e della Cassazione.
Secondo l’accusa, il medico avrebbe “intenzionalmente inoculato in pazienti affetti da Covid-19 farmaci a effetto anestetico e bloccante neuromuscolare causando la morte di due di loro”. Le vittime, Natale Bassi, 61 anni, e Angelo Paletti, di 80, erano morte durante la prima ondata pandemica.
Così facendo, il medico, domiciliato a Mantova, avrebbe liberato dei posti per altri malati che ne avevano bisogno. L’intenzione di Mosca emergerebbe dall’intercettazione di alcuni messaggi whatsapp agli atti dell’ordinanza tra un infermiere del pronto soccorso di Montichiari e un collega. “Io non ci sto ad uccidere pazienti solo perché vuole liberare dei letti”. “Questo è pazzo”, risponde il collega, parlando della decisione del medico di far preparare i due farmaci che solitamente si utilizzano prima di intubare un paziente.
L’udienza preliminare per Mosca è stata fissata al prossimo 17 settembre.
Sara Pizzorni