Cronaca

Italia-Inghilterra, a Pizzighettone
polemica sul maxischermo al bar

Botta e risposta tra l’Amministrazione comunale di Pizzighettone e un bar del paese che avrebbe voluto installare un maxischermo, occupando una porzione di strada, domenica 11 luglio per la finale del Campionato Europeo tra Italia e Inghilterra.

“In vista della finale degli Europei di domenica- ha scritto il proprietario sulla pagina Facebook del locale -, avvisiamo che non sarà possibile vedere la partita su maxischermo in strada. La nostra idea di goderci la nazionale senza preoccuparci del traffico, purtroppo è stata respinta per mancata concessione da parte del Comune. Daremo possibilità ai clienti, nonostante la mancata autorizzazione comunale, di guardare la partita secondo le normative”.

Un’accusa che però il sindaco Luca Moggi respinge, chiarendo: “Martedì pomeriggio, in tempi non sospetti, ma entrambi con la velata speranza di vittoria per l’Italia, mi sono sentito con il proprietario di un bar che avrebbe voluto organizzare un evento in vista dell’eventuale finale del campionato europeo di calcio. Subito mi sono confrontato con i miei collaboratori e abbiamo condiviso la volontà di autorizzare questo tipo di evento e nel contempo ho informato subito l’ufficio tecnico e gli uffici di polizia locale per quanto riguarda l’iter autorizzativo”.

“Mi sono quindi interessato personalmente – ha aggiunto Moggi – e ho cercato di trovare soluzioni per andare incontro alla richiesta. La mattinata successiva mi sono recato in questo esercizio commerciale per spiegare tutti gli adempimenti necessari per arrivare ad una regolare autorizzazione”.

Le autorità competenti e la questura hanno spiegato al primo cittadino pizzighettonese che questo tipo di evento “rientra nella fattispecie del pubblico spettacolo, per cui si sarebbe dovuta presentare una formale richiesta (peraltro mai pervenuta in forma ufficiale) e comunicarla per conoscenza anche alle forze dell’ordine in vista di una commissione di vigilanza che avesse potuto valutarne i rischi”.

Nella mattinata di ieri, giovedì 8 luglio, Moggi ha “fatto ulteriori approfondimenti e, ad espressa domanda, ho comunicato al gestore delle tempistiche (che riconosco) difficili da rispettare a 72 ore dalla gara, per colpa di un ‘sistema’ e della burocrazia a cui tutti però siamo obbligati”.

“Tutto ciò per dire – ha concluso il sindaco – che non è dipeso dalla volontà dell’amministrazione che rappresento il fatto di svolgere o non svolgere lo svolgere l’evento… questo deve essere chiaro. Dispiace che a fronte di un impegno personale ci sia chi si permetta di muovere accuse infondate nei confronti dell’Amministrazione”.

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