Cronaca

Sanitari contro obbligo vaccinale,
l'Ats incarica avvocato bresciano

L’Ats Valpadana si oppone nella causa promossa da circa 50 sanitari cremonesi contro l’applicazione della legge che obbliga il personale sanitario a vaccinarsi contro il Covid. E per farlo si è rivolta all’avvocato bresciano Stefania Vasta, che il 14 luglio, data dell’udienza fissata davanti al Tar, replicherà alle ragioni portate avanti dai ricorrenti rappresentati dall’avvocato Daniele Granara del foro di Genova.

La professionista, che rappresenta anche le Ats Bergamo, Brescia e l’Ats Montagna, presenterà opposizione alla richiesta di sospensione cautelare, oltre a notificare il controricorso.

In seguito all’entrata in vigore della legge 1° aprile 2021, n. 44, le  quattro Ats inviavano ai sanitari “ribelli” la comunicazione di avvio del procedimento previsto dall’art. 4 della legge, in base al quale la mancata vaccinazione comporta la sospensione dalle mansioni che implicano contatti interpersonali, con conseguenze in termini di retribuzione. Allo stesso tempo, invitavano i ricorrenti ad indicare l’eventuale sussistenza di una condizione per il differimento o l’omissione della vaccinazione. Ricordiamo che la legge ha introdotto l’obbligo vaccinale per tutti coloro che lavorano nelle strutture sanitarie, sociosanitarie, socioassistenziali, nelle farmacie e parafarmacie, negli studi professionali.

La vaccinazione può essere evitata solo in caso di accertato pericolo per la salute dovuto a particolari condizioni cliniche documentate.

Il ricorso era stato notificato all’Ats lo scorso 22 giugno.

“Non si tratta di una battaglia no vax”, aveva fatto sapere l’avvocato Granara, “ma una battaglia democratica. In questo caso si vuole obbligare una persona a correre un rischio, perchè se non lo fa gli viene impedito di poter svolgere il suo lavoro”. gb

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